Grazie ai 50 milioni di euro che la Regione Emilia Romagna investirà nel trasporto pubblico locale per contenere l’effetto dei “tagli” governativi, le risorse finanziarie nel settore si ridurranno solo del 5 per cento, rispetto al 20-25 per cento prospettato, rendendo comunque necessarie operazioni di razionalizzazione dei servizi, con riduzione dei chilometri effettuati, e aumenti tariffari, pur inferiori rispetto a un “taglio lineare” uscito dalle prime ipotesi. E’ il senso dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Conferenza delle autonomie locali di Modena che lunedì 6 dicembre ha approfondito i contenuti del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2011-2013.
Richiamate le priorità che riguardano il trasporto scolastico, che nel prossimo anno dovrà essere rafforzato, la necessità di penalizzare il meno possibile gli abbonamenti e di realizzare il riordino dei servizi favorendo l’integrazione modale (sistema Stimer con un unico biglietto per tutta la regione) ma anche verificando quelli meno utilizzati, le richieste rivolte all’Agenzia per la mobilità (Amo) sono quindi di costruire una proposta di nuove tariffe 2011 che preveda l’aumento in linea con le indicazioni contenute nel Patto regionale da applicare in tempi diversificati nel corso del 2011: circa il 20 per cento del biglietto di corsa singola urbana a Modena (da 1,05 a 1,20 euro) e adeguamenti inferiori a Carpi e a Sassuolo (da 1 a 1,10 euro); al costo di 1,20 euro verrebbe portato anche il valore della zona base extraurbana (cosiddetto parametro A dello Stimer), mentre l’eventuale aumento degli abbonamenti annuali (al massimo del 3 per cento) scatterebbe solo da settembre, così come l’adeguamento del parametro B a 0,75 euro.
Il documento approvato chiede ad Amo, dopo un confronto con il gestore, di proporre ipotesi di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi e delle corse garantendo l’equilibrio di bilancio e la copertura territoriale («senza sguarnire zone della provincia»), ma verificando, in accordo con i Comuni interessati, l’efficacia dei servizi a chiamata (Prontobus) e le corse che presentano dati con pochi utenti.
Rispetto ai servizi ferroviari, la Conferenza delle autonomie locali ha indicato alla Regione l’assoluta priorità «del completamento e della stabilizzazione del potenziamento del servizio sulla dorsale Bologna-Castelfranco-Modena-Reggio Emilia, fermo restando l’attuale intensità di servizio, che prevede due o tre treni regionali all’ora per direzione, il preciso cadenzamento degli orari dei servizi regionali veloci ogni 30 minuti, con funzione di coordinamento delle coincidenze con gli altri sistemi ogni mezz’ora esatta nella stazione intermodale di Modena». Per le linee Carpi-Modena e Modena-Sassuolo, oggi considerate «in forte sofferenza», la richiesta è di mantenere la previsione di un orario cadenzato a 30 minuti tra Modena e Carpi e tra Modena e Sassuolo. Confermando i potenziamenti realizzati sulla Bologna – Verona, inoltre, la Conferenza ha chiesto alla Regione di prevedere un adeguato numero di fermate nell’area di attraversamento che comprende San Felice e Camposanto.