Riecco i concerti della Via Lattea, la manifestazione di musica classica che si terrà nei caseifici del Parmigiano-Reggiano. Si comincia lunedì 16 giugno al caseificio Hombre (località Cittanova, via strada Corletto 320, Modena) con un coro gospel di Reggio Emilia (il Regospel).
L’avvio del cartellone coincide con l’apertura delle manifestazioni del Congresso mondiale del Biologico e anche il secondo concerto previsto per venerdì 20 giugno, al Caseificio Santa Rita in Barbona (frazione Pompeano di Serramazzoni), si svolge nell’ambito dell’assise. In quell’occasione il Quartetto di clarinetti degli istituti musicali Vecchi e Tonelli eseguirà musiche di Mozart.
I concerti in cartellone sono in tutto otto e continuano con il seguente calendario: sabato 28 giugno al caseificio Martignana (frazione Baggiovara di Modena, vicino al nuovo ospedale); sabato 12 luglio al caseificio Savoniero e Susano di Palagano; venerdì 18 luglio al caseificio razionale novese (Novi); venerdì 25 luglio al caseificio Dismano di Montese; il 24 agosto al caseificio Coop castelnovese di Castelnuovo Rangone; domenica 5 ottobre a Lama Mocogno alla rassegna del Parmigiano-Reggiano di montagna (teatro all’aperto La Rotonda). Tutti i concerti sono gratuiti e alla fine di ognuno di essi vi sarà un assaggio di prodotti locali a partire dal formaggio Parmigiano-Reggiano.
«I concerti della Via Lattea – ricorda Graziano Poggioli, assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione – nascono dallo sforzo comune di caseifici, artisti, Arco, Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Comuni, Comunità montane e Provincia e quest’anno prendono avvio all’interno di un evento di rilevanza internazionale che è il congresso mondiale dell’Ifoam sull’agricoltura biologica. Le armonie dei suoni – aggiunge Poggioli – si coniugano con le armonie dei sapori alla ricerca di un benessere globale: armonie che, insinuandosi tra le forme e penetrando in esse, vengono restituite agli ascoltatori arricchite dall’inconfondibile fragranza di questo formaggio, il Parmigiano-Reggiano, inimitabile».
«Portare la musica nei caseifici, al di fuori dei tradizionali contesti – sottolinea Paolo Testi, direttore artistico di Via Lattea – vuol dire riproporla in una veste nuova, cercando di rompere quelle che sono le inevitabili barriere che generalmente si creano fra l’artista e l’ascoltatore».