La cooperazione rappresenta oltre il 10 per cento del valore aggiunto dell’economia modenese (a livello nazionale la quota della cooperazione è il 6 per cento) e circa il 12 per cento degli occupati (7 per cento a livello nazionale). Il giro d’affari complessivo delle 428 imprese aderenti alle tre centrali cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop: 379.100 soci, 49 per cento donne) è stato nel 2008 di sei miliardi e 932 milioni di euro con 31.494 occupati.
Non tenendo conto di quanto prodotto fuori dai confini provinciali e dei relativi occupati, il giro d’affari “modenese” è di cinque miliardi e 132 milioni di euro, con 24.425 persone occupate, con assunzioni a tempo indeterminato per l’ 89 per cento dei contratti. Gli occupati sono per il 57 per cento donne e per il 5 per cento immigrati.
I 379.100 soci in realtà sono da considerare come “posizioni sociali” in quanto diverse persone sono associate a due o più cooperative.
A Modena sono 865 le coop iscritte all’Albo nazionale del ministero dello Sviluppo economico, 838 delle quali attive. Le 428 cooperative che aderiscono ad Agci, Confcooperative e Legacoop rappresentano comunque l’85 per cento del peso economico e occupazionale della cooperazione modenese e operano in tutti i comparti merceologici: dal settore agricolo e agro-industriale alla moderna distribuzione, dalle costruzioni e progettazione al settore dell’abitazione e all’industria manifatturiera, dai servizi all’impresa a quelli alla persona, dal credito alle assicurazioni e alle mutue.
Una cinquantina di imprese, inoltre, produce ricchezza e occupazione anche in altre realtà nazionali.