Nel 2008 la lotta alla carpocapsa del pero e del melo attraverso il metodo della “confusione sessuale” in sostituzione di prodotti chimici si è triplicato. Le cifre parlano chiaro: dal 2002 , anno in cui è partito un progetto finanziato dall’assessorato Agricoltura della Provincia di Modena, si è passati dai 400-500 ettari del periodo 2003-2007 ai 1.600 ettari condotti con questo metodo nel 2008. «I risultati del progetto – spiegano i tecnici – pur essendo stati positivi in termini di acquisizione delle conoscenze e messa a punto della tecnica solo nella corrente annata hanno portato ad una diffusa applicazione del metodo sul territorio provinciale. Infatti, sugli oltre 7.000 ettari coltivati a pomacee si sono più che triplicate le superfici investite con il metodo della confusione sessuale».
Gli obiettivi per il 2009, sono quelli di diffondere e standardizzare queste tecniche emergenti su un numero sempre maggiore di aziende frutticole. «Per far ciò – aggiungono i tecnici – sarà necessario un coinvolgimento sempre più stretto e sinergico con la base produttiva e i relativi servizi tecnici presenti nella provincia di Modena».
La carpocapsa è una larva che attacca i frutti di melo e pero entrando attraverso un qualsiasi punto dell’epicarpo e poco dopo la penetrazione, in corrispondenza del foro di entrata si forma un piccolo grumo di rosura ed escrementi che consente la rapida individuazione dell’attacco. La necessità di sviluppare tecniche nuove e sempre più “pulite” nella lotta alla carpocapsa nasce da esigenze diverse: in primo luogo l’incremento fatto registrare da questa larva negli ultimi anni, la perdita di efficacia dei prodotti tradizionali a causa di fenomeni di resistenza, la revisione europea dei prodotti sanitari e la valorizzazione da parte della grande distribuzione commerciale di produzioni ottenute con limitato impiego di fitofarmaci e con livelli di residuo finale molto ridotti.
Queste sono le ragioni che hanno spinto a mettere a punto un insetticida bilogico che attraverso il metodo della confusione sessuale contribuisce a ridurre efficacemente la popolazione delle larve di carpocapsa. Si tratta, in pratica, del disorientamento chimico del maschio che non ritrova più la femmina per riprodursi, riducendo così il numero degli insetti nocivi.