Teatro dei ragazzi, il Festival nazionale in presenza. Giovedì 26 maggio il monologo di Claudio Calafiore

La 37esima edizione del  Festival nazionale ed europeo del Teatro dei ragazzi  si svolgerà da sabato 21 maggio a domenica 29 maggio in presenza dopo le restrizioni degli scorsi anni a causa della pandemia e avrà come tema l’Amicizia.

Giovedì 26 maggio alle ore 10 e alle ore 11 al teatro comunale di Marano andrà in scena “Fa volare” a cura degli alunni dell’istituto comprensivo Montecuccoli di Guiglia di Marano. Le favole ci fanno volare e sono recitate dai ragazzi ancora di più! Perché così ogni racconto si carica con l’animo di un ragazzo e ci porta tutti sopra le nuvole, e alle ore 18,30, sempre al teatro comunale di Marano sarà rappresentato lo spettacolo “Il violino della Shoah” liberamente ispirato al libro “Il violino di Auschwitz” di Anna Lavatelli, a cura degli studenti della scuola Secondaria di Primo Grado ad indirizzo musicale “F. Ruini” di Sassuolo. Lo spettacolo è la versione ridotta de “Il violino della Shoah”, performance musicale e teatrale ideata per la Giornata della memoria 2022, a cui fa capo un più ampio progetto verticale che ha visto coinvolti tutti i gradi d’istruzione dell’istituto comprensivo Sassuolo 3. Tramite letture, un breve video e diverse suggestioni musicali, si cercherà di fare rivivere la storia di Collin-Mezin, violino emblema della Shoah, testimone di una vita spezzata, “una sola, per ricordarle tutte”. Lo strumento in prima persona narrerà del suo rapporto di amicizia con la sua giovane padrona Eva Maria e suo fratello Enzo, ragazzi italiani ebrei deportati con la madre ad Auschwitz.

Alle ore 21, sempre al teatro comunale di Marano, ci sarà il monologo di Claudio Calafiore, attore teatrale di fama internazionale e a seguire “Lady Macbeth” ispirato alla tragedia Macbeth di W. Shakespeare, a cura del Teatro Nero – Associazione Faber Artis. Prendendo le mosse dal Macbeth, gli allievi hanno lavorato alla stesura di un testo originale, attraverso giochi di improvvisazione e giochi di drammaturgia. Dopo aver saggiato negli anni precedenti il comico, l’assurdo e il grottesco, i ragazzi hanno voluto cimentarsi con la tragedia ed esplorare così passioni e desideri nascosti dell’essere umano. Alla fine il testo, frutto esclusivo del loro impegno e della loro creatività, è denso di elementi tragici, cosi come di spunti ironici, bizzarri e grotteschi. Per informazioni è possibile visitare il sito www.maranofestival.it o scrivere a festival@comune.marano.mo.it.

Pubblicato: 25 Maggio 2022