La montagna modenese e reggiana ha caratteristiche agroalimentari molto simili. Per questo le due Province hanno siglato un protocollo di intesa che, per i prossimi sette anni, mira a concertare l’utilizzo al meglio delle risorse del Piano regionale di sviluppo rurale (2007-2013). Secondo le stime, in ballo ci sono 70 milioni di euro, una cifra considerevole che contribuirà a ridisegnare il futuro dell’agricoltura montana. Una parte di questi aiuti andrà a sostenere e qualificare il comparto del Parmigiano-Reggiano di montagna.
Il Piano regionale di sviluppo rurale prevede una dotazione complessiva di 934 milioni di euro di fondi pubblici (da investire dal 2007 al 20013) di cui circa il 42 per cento, cioè 400 milioni di euro, va all’agricoltura montana.
«Questo flusso di risorse – spiegano Graziano Poggioli e Roberta Rivi, assessori provinciali all’Agricoltura rispettivamente di Modena e Reggio Emilia – è occasione importante per avviare un rinnovamento e una ristrutturazione del settore agricolo nell’Appennino modenese e reggiano, con un orientamento sempre più marcato ai prodotti di qualità e biologici, al legame con il territorio, alla funzione di conservazione ambientale delle imprese agricole. Perciò – aggiungono i due assessori – sarà sviluppato il massimo di concertazione tra tutti gli enti interessati, tramite un Tavolo di lavoro permanente per la redazione delle linee strategiche».
Di questo Tavolo, oltre alle due Province, fanno parte il Gal dell’Antico Frignano e Appennino Reggiano, le Comunità montane. «Al primo posto – spiegano gli assessori Rivi e Poggioli – ci sono gli interventi per la valorizzazione del Parmigiano Reggiano di montagna». Altri interventi riguarderanno la promozione e la commercializzazione delle produzioni tipiche di qualità certificata (quali le Dop, le Igp e il biologico) e tutte le innumerevoli produzioni tradizionali; la biodiversità vegetale e animale; la valorizzazione turistica anche attraverso l’incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare da biomassa legnosa; forme di diversificazione del reddito agricolo e al pari della importantissima multifunzionalità classica. Sulla base di queste direttrici sarà elaborata una proposta di utilizzo delle risorse dell’asse Leader che saranno gestite dal Gal e che si prevede possano aggirarsi sui 9 – 10 milioni di euro nel periodo 2007-2013.