Per risolvere definitivamente i problemi di instabilità del fondo stradale della strada provinciale 413 tra Carpi e Novi, la Provincia adotta per la prima volta una tecnica innovativa in grado di garantire una soluzione di lungo periodo.
I lavori partiranno dopo l’estate con un investimento di oltre due milioni e 200 mila euro finanziati con le risorse che la società Autobrennero mette a disposizione delle Province attraversate dall’A22 per interventi sulla viabilità.
Le caratteristiche dell’intervento sono state illustrate dai tecnici provinciali nel corso di un incontro pubblico che si è svolto giovedì 30 giugno a Novi nella sala civica Ferraresi.
In un tratto di tre chilometri della provinciale, tra i comuni di Novi e Carpi, il fondo stradale sarà consolidato attraverso una rete di perforazioni nel terreno al fine di iniettare, a più livelli di profondità, resine poliuretaniche per aumentare la capacità portante del sottosuolo. Tali resine, infatti, espandendosi compattano il terreno aumentando la rigidezza, quindi la stabilità dell’asfalto. L’intervento è il frutto di un’analisi dei problemi dell’arteria, anche tramite foto dal satellite, carotaggi e prove penetrometriche fino a 20 metri di profondità.
«Un altro vantaggio di questa tecnica innovativa – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture – è che non sarà necessario rifare il rilevato stradale, accorciando notevolmente i tempi dell’intervento (circa due mesi) e riducendo al minimo i disagi per la circolazione durante i lavori».
Sul tratto Carpi-Novi della provinciale, a causa delle caratteristiche del fondo stradale, definite dai tecnici «scadenti con una scarsa portanza per la natura argillosa dei terreni che si rigonfiano e ritirano a seconda delle condizioni meteo provocando i danni all’asfalto», l’asfalto si deteriora velocemente provocando continui fenomeni di dissesto, buche, fenditure e avvallamenti pericolosi per la sicurezza stradale. Un fenomeno particolarmente grave nel tratto interessato dai lavori, dove la Provincia ha effettuato in questi anni ripetuti e onerosi interventi di manutenzione, senza peraltro risolvere il problema in modo definitivo, tant’è che sull’intero tratto si circola tuttora con il limite di velocità a 50 chilometri orari.
La Provincia ha già ultimato il progetto preliminare del nuovo intervento e in luglio completerà quello definitivo ed esecutivo per iniziare i lavori, appunto, in settembre.