Sulle strade modenesi in dieci anni tra pedoni, ciclisti e ciclomotoristi sono morte complessivamente 212 persone. Di queste 90 erano pedoni, 92 ciclisti e 30 ciclomotoristi. I feriti sono stati più di dodicimila. Secondo le statistiche la maggior parte dei pedoni e dei ciclisti è vittima di incidenti in ambito urbano.
Questo è il quadro che emerge dal report dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale che analizza l’andamento degli incidenti in cui sono stati coinvolti gli “utenti deboli”, cioè pedoni, ciclisti e ciclomotoristi. I dati (comunicato n. 587) sono stati diffusi in occasione dell’avvio della campagna per la sicurezza degli utenti deboli della strada che ha visto confluire in piazza oltre un centinaio tra bambini e anziani per realizzare con i loro corpi la scritta “Strada alla vita”, lo slogan che caratterizza l’iniziativa. I promotori sono la Provincia e il Comune di Modena insieme ai sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil.
«Vogliamo mettere al centro dell’attenzione – spiega Maurizio Guaitoli, assessore provinciale a Sanità e Politiche sociali – gli utenti deboli della strada, ragazzi e anziani, le principali vittime in quanto pedoni e ciclisti. Più di cento persone oggi sono in piazza volontariamente per “scrivere” uno slogan che rappresenta un monito a tutti gli utenti perché tutelino pedoni e ciclisti, nostri figli e nonni». Il progetto fa parte della campagna nazionale del Centro Antartide che ha il patrocinio della presidenza della Repubblica e che utilizzerà immagini di diverse piazze italiane per promuovere la sicurezza.
«Anche a livello comunale – aggiunge Simona Arletti, assessore con delega alle politiche per la sicurezza stradale del Comune di Modena – abbiamo verificato dai dati raccolti che l’utenza debole è la più coinvolta negli incidenti accaduti nel 2007 con conseguenze che sono mediamente più gravi rispetto agli incidenti che coinvolgono solo autovetture. Quest’iniziativa – continua Simona Arletti – è parte di un’azione strutturata e continuativa che fa parte del programma trasversale “Sicurezza Stradale”, piano che si propone diverse linee di azione, da una corretta informazione ai cittadini non solo sul Codice della strada ma soprattutto su alcol e guida, alla formazione nelle scuole, agli interventi strutturali come i molti chilometri di piste ciclabili e la loro manutenzione e cura, alla promozione di una mobilità sostenibile, alla fondamentale collaborazione con le forze dell’ordine per un’attività di controllo continuativa».