Un impegno per la progressiva stabilizzazione dei 146 rapporti di lavoro precari attivati dalla Provincia di Modena, a cominciare dalle situazioni che si protraggono da maggior tempo. E’ la richiesta contenuta nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centro sinistra e approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale con il voto contrario dell’opposizione. La richiesta, illustrata da Stefano Lugli (Rifondazione comunista), ha ottenuto in risposta una dichiarazione di impegno da parte dell’assessore alle Risorse umane Stefano Vaccari.
«E’ una politica fallimentare – ha commentato il capogruppo di An Cesare Falzoni – la sinistra toglie al privato per distribuire al pubblico, anche con le assunzioni». Giorgio Barbieri (Lega nord) ha rilanciato: «Dato che non ci sono risorse, se per assumere qualcuno dei precari qualche altro sarà lasciato a casa, la colpa sarà di chi ha voluto il provvedimento». In risposta Andrea Sirotti (Ds) ha affermato che, però, «la flessibilità deve essere contemperata con i diritti delle persone». Per Dante Mazzi (Forza Italia) «i contratti di collaborazione sono un vantaggio concesso agli enti locali che si riservano così ampie facoltà di scelta. La professionalità dei dipendenti provinciali è mortificata da assunzioni “ad personam”». L’affermazione ha suscitato la reazione di Walter Telleri (Verdi) che ha replicato: «Se sapessi che il comportamento dell’ente non è corretto, sarei io stesso a denunciarlo». Sulla stessa linea anche l’assessore Stefano Vaccari che ha chiesto di poter intervenire per «rigettare al mittente queste insinuazioni perché questa amministrazione si è sempre comportata in modo chiaro e trasparente. Se c’è un responsabile del precariato – ha aggiunto – è il governo Berlusconi che ha bloccato le assunzioni negli enti pubblici».
Immediata la reazione di Falzoni e Barbieri che hanno sottolineato come «in questa Provincia il precariato esista da molto più di cinque anni». Stefano Lugli (Prc) ha ribadito che «chi è qui da dieci anni come precario ha bisogno di stabilizzare una funzione che evidentemente è essenziale per l’ente. Il problema è concreto e va risolto». Tomaso Tagliani (Udc) ha replicato: «Invece di dare incarichi esterni agli amici degli amici, assumiamo i precari». Per Demos Malavasi (Ds) «sarebbe utile convocare una commissione per chiarire le norme che regolano assunzioni e incarichi. Ma ai precari va data comunque una risposta positiva e su questo penso che siamo tutti d’accordo».