A favore delle imprese agroindustriali dell’area del sisma come caseifici, centrali cooperative ortofrutticole, acetifici o imprese che operano nella lavorazione delle carni, un apposito bando (misura 123 azione 1), anche questo approvato di recente dalla Regione nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, mette a disposizione 20 milioni di euro per contributi a sostegno di interventi di ammodernamento. Il contributo, pari al 40 per cento, può esser chiesto presentando domanda entro il 3 ottobre alla Regione Emilia Romagna servizio Aiuti alle imprese (via della Fiera 8, Bologna).
Potranno aderire le imprese danneggiate dal sisma, che avranno la priorità nell’accesso ai fondi, ma anche quelle non danneggiate, ma che decidono di investire nell’area del cratere per favorirne la ripresa.
A favore delle cantine ubicate nell’area del cratere sismico, si aprirà invece nell’autunno prossimo un apposito bando per finanziare interventi di ammodernamento delle loro strutture con una dotazione di cinque milioni di euro.
Come per i fondi destinati alle imprese agricole, i comuni interessati sono quelli di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero e Soliera.