La società Cittanova 2000 ha raggiunto l’obiettivo di definire un piano di fattibilità del quartiere degli affari nell’area di Cittanova e ora può essere sciolta. La proposta, avanzata dall’assemblea dei soci il 18 maggio scorso, è stata approvata ieri, mercoledì 13 giugno, all’unanimità dal Consiglio provinciale.
“Con la presentazione dello studio di fattibilità di Nomisma-Paribas – ha affermato Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione – si è esaurito lo scopo statutario della società. L’area di Cittanova è strategica anche a livello regionale e può avere un ruolo importante per l’economia modenese”.
Il voto unanime dei gruppi politici è scaturito da motivazioni opposte. Per Giuseppe Vaccari (Ds) “il lavoro della società è stato positivo perché offre un’occasione di rilancio dell’economia modenese”, mentre per Massimo Bertacchi (FI) “abbiamo chiuso un carrozzone che non doveva nemmeno nascere, per questo votiamo a favore della sua fine”. Un giudizio negativo ribadito anche negli interventi di Cesare Falzoni (An), Dante Mazzi e Enrichetta Annovi (FI) e di Alfredo Silvestri (Rc) che ha giudicato irrealizzabile il piano di fattibilità.
Maletti, invece, ha replicato che l’area di Cittanova “può essere una occasione per tutta l’economia modenese, adesso tocca alle imprese saper sfruttare questa opportunità”.
Lo società “Cittanova 2000” spa è stata creata nel 1997 con l’obiettivo di elaborare proposte sul nuovo quartiere degli affari nella zona di Cittanova. I soci erano Provincia, Comune e Camera di Commercio di Modena, Consorzio intercomunale attività produttive, Promo, Rolo banca 1473, Banca popolare dell’Emilia, Banca di Verona-Banco S.Geminiano S.Prospero, Unione industriali e Lega delle cooperative di Modena.
Il capitale sociale di circa due miliardi è stato utilizzato in gran parte (un miliardo e 700 milioni) per commissionare, tramite gara europea, alla società Nomisma-Paribas lo studio di fattibilità sul futuro dell’area.
Il progetto, presentato nel novembre 1999, propone un serie di attività da insediare nell’area: teleporto, borsa merci, palazzo della formazione, la città dell’automobile, multisale e spazi per convegni.