Quarantamila depliant informativi, previsioni sulle ondate di calore, rafforzamento dell’assistenza domiciliare, individuazione delle persone a rischio, informazioni generalizzate alla cittadinanza, coinvolgimento del volontariato. Sono alcune delle iniziative del piano anti-caldo coordinato dalla Provincia di Modena di concerto con Comuni, Azienda Usl, Arpa e Osservatorio geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si tratta di un “pacchetto” di interventi e azioni che ha lo scopo di informare la popolazione al fine di prevenire situazioni a rischio.
In concreto, è già disponibile una previsione del tempo quotidiana, curata da Arpa, per la individuazione di eventuali rischi di disagio collegati alle ondate di calore. Si tratta di un servizio particolarmente importante poiché permette agli enti di preparare eventuali interventi a fronte di una situazione di allarme incombente, ma anche ai cittadini di attivarsi per una migliore gestione del disagio.
L’Ausl, inoltre, ha predisposto materiale informativo su come gestire il disagio da caldo che sarà fornito alle persone a rischio. Si tratta del depliant dal titolo “Che caldo che fa” che sarà distribuito in punti sensibili di passaggio degli anziani e delle loro famiglie, come ambulatori, servizi sociali, sedi comunali, ospedali. Fra le altre misure, l’Ausl ha predisposto anche un monitoraggio settimanale degli accessi ai pronto soccorso della provincia per anziani e bambini per avere una valutazione dell’andamento dei ricoveri e della eventuale connessione con gli eventi climatici.
E’ stata avviata, inoltre, una collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia che vanta una lunga serie di misure dell’Osservatorio di piazza Roma, per lo scambio e il commento dei dati, in particolare temperature e indici di disagio osservati in città e già disponibili nel sito dell’Osservatorio (www.ossgeo.unimore.it).
“Nell’intento di offrire ai cittadini un’informazione sempre più tempestiva che offra loro la possibilità di adottare comportamenti di tutela della salute – spiega l’assessore provinciale alla Sanità Maurizio Guaitoli – chiederemo agli organi di informazione di fornire, oltre alle normali previsioni meteo, anche l’indice sul disagio da calore, particolarmente importante per i soggetti a rischio. Allo stesso tempo – aggiunge – la Provincia promuove il coordinamento di tutte le istituzioni coinvolte nel piano al fine di predisporre interventi a favore delle categorie a rischio nel caso in cui si verifichino condizioni climatiche estreme, come è già avvenuto nel 2003”.