salvati esemplari di “bambi” abbandonati dalla madre – 2nel modenese migliaia i caprioli insieme ai daini e ai cervi

Il capriolo “Bambi”, e famiglia, è il re incontrastato dei cervidi dell’Appennino modenese. Il capriolo è il più piccolo dei cervidi europei. Gli adulti (circa 25-30 chili di peso) sono di poco più alti di un cane di media taglia e col loro comportamento elusivo (sono attivi più che altro all’alba, al tramonto e durante la notte) riescono a colonizzare aree anche molto antropizzate senza dare inizialmente “troppo nell’occhio”.


Raramente segnalato fino alla fine degli anni ‘80, dal 1988 pare essersi consolidato ovunque ed è presente in tutto l’Appennino provinciale con distribuzione e densità discontinue probabilmente in accordo con alcuni fattori di disturbo abbastanza noti per questa specie che, pur essendo molto adattabile, richiede un minimo di copertura arbustiva o boschiva e soprattutto molta tranquillità ambientale.


Lo si rinviene comunemente dal crinale tosco-emiliano fino alla strada pedemontana Savignano-Vignola- Sassuolo. In pianura è stata accertata più volte la presenza nei comuni di Savignano, S.Cesario, Spilamberto, Fiorano, Formigine e Modena, dove la specie verosimilmente si è irradiata attraverso i “corridoi ambientali” delle pur tenui (ma importantissime) fasce boscate o cespugliose del fiume Panaro e dei torrenti Guerro, Tiepido e Fossa.

Pubblicato: 09 Giugno 2004Ultima modifica: 05 Ottobre 2021