Nel 2005 a Modena sono state ritirate 1199 patenti per guida in stato di ebbrezza. Le stime dicono che il trenta per cento degli incidenti stradali sono correlati all’uso di alcol. E in particolare a essere colpiti sono i giovani. Sempre nel 2005 quasi il 4 per cento degli incidenti stradali mortali avvenuti sulle strade modenesi sono stati causati da accertata ebbrezza alcolica. Dei 1199 automobilisti fermati al volante il 15 per cento è stato inviato ai centri alcologici.
«Abbiamo l’obiettivo – commenta l’assessore Guaitoli – di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per prevenire i drammi e le tragedie che si consumano sulle strade, anche per colpa degli eccessi di chi irresponsabilmente si mette alla guida dopo aver bevuto. La diffusione degli alcoltest nei pubblici esercizi è uno strumento importante per questa campagna di prevenzione».
L’articolo 186 del Codice della strada dispone il divieto di guidare in stato di ebbrezza, divieto che scatta quando risulti un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro di sangue, che può essere raggiunto anche con una birra media o un bicchiere di vino. Ovviamente gli effetti degli alcolici sull’organismo variano a seconda delle persone, ma in ogni caso si riduce la capacità visiva, diminuisce la concentrazione, rallentano i riflessi ed è più facile sottovalutare i rischi.
Per chi trasgredisce questa norma è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi (da uno a sei mesi se lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un anno) e l’ammenda da 258 a 1032 euro. E’ previsto anche l’arresto fino a un mese. Le persone che hanno violato l’articolo 186 devono poi comparire davanti alla commissione medica locale per le patenti di guida, alla quale spetta valutare l’idoneità psicofisica di chi ha violato la normativa. Quando se ne ravvisi la necessità, le persone possono essere successivamente inviate ai Centri alcologici competenti per territorio, dove vengono sottoposte ad ulteriori accertamenti diagnostici e, se necessario, ad appositi trattamenti terapeutici.