«La decisione di avviare dai primi giorni di giugno a Riolunato i lavori sulla strada provinciale 324 del passo delle Radici è stata condivisa dai Comuni e dalle associazioni di categoria della zona con la consapevolezza che non si poteva aspettare ancora». Lo ha affermato Egidio Pagani, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale a una interpellanza di Dante Mazzi e Giovanna Bertolini (Pdl), a proposito dei lavori sulla frana che minaccia la strada provinciale 324 in un tratto vicino Riolunato in direzione di Pievepelago e dove da alcune settimane si circola a senso unico alternato a causa del fondo stradale dissestato.
«I lavori – ha sottolineato Bertolini – provocheranno notevoli disagi perché la strada sarà chiusa tutta l’estate in piena stagione turistica. Le associazioni di categoria avevano chiesto di interrompere l’intervento nel periodo estivo. Non sarebbe stato più opportuno posticiparlo?». Concetto ripreso da Mazzi che ha parlato di «gravi danni all’economia anche perché i due versanti rimarranno isolati costringendo i cittadini e gli operatori economici a sopportare tempi lunghissimi nel percorrere la viabilità alternativa».
Pagani ha risposto che i tempi del cantiere sono stati illustrati nel corso di un recente incontro a Riolunato con gli amministratori comunali di Riolunato, Pievepelago e Fiumalbo, i rappresentanti dell’Agenzia per la mobilità di Modena (Amo), Atcm e delle associazioni di categoria della zona (Ascom Confcommercio, Lapam e Cna).
«I tempi sono stati condivisi – ha spiegato Pagani – anche perché la preoccupazione maggiore è stata quella di iniziare al più presto. I lavori, infatti, possono esser eseguiti solo con il tempo buono e dureranno tre mesi. Abbiamo deciso di aspettare la chiusura delle scuole per ridurre i disagi, ma non oltre perché posticipare all’autunno sarebbe stato troppo rischioso».
Pagani ha anche annunciato che i Comuni stanno studiando alcune soluzioni alternative per consentire i collegamenti tra Riolunato e Pievepelago tra cui un servizio navetta e la possibilità di attraversare il cantiere ai pedoni oltre alle bici e moto condotte a mano.
Con un investimento di circa un milione di euro la Provincia realizzerà un viadotto in cemento armato appoggiato su pali profondi 25 metri con tiranti l’effetto delle spinte della frana sui pali, consentendo di superare il fronte franoso di circa 60 metri, salvaguardando la sede stradale.