Ridefinire il ruolo delle Province centrandolo sulle funzioni di governo del territorio, di programmazione e pianificazione territoriale, e sui compiti che non possono essere svolti adeguatamente a livello comunale. Ricondurre in capo alle Province le funzioni di governo di area vasta di diversi organismi ed enti intermedi. Bloccare l’istituzione di nuove Province e verificare che le circoscrizioni provinciali abbiano le dimensioni adeguate ai loro compiti. Sono queste le proposte contenute nell’ordine del giorno approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena con il voto a favore di Pd, Prc, Verdi, Lega e di Cesare Falzoni, capogruppo di An-Pdl. Non hanno invece partecipato al voto il gruppo di Forza Italia-Pdl, Tomaso Tagliani (Popolari liberali-Pdl) e Luca Caselli (An-Pdl) .
L’ordine del giorno, presentato in aula dal presidente del Consiglio Luca Gozzoli, ha portata nazionale: è stato infatti sottoscritto all’unanimità dal Consiglio direttivo dell’Unione delle Province italiane e proposto all’approvazione di tutti i Consigli provinciali in occasione della Giornata nazionale della Partecipazione indetta per venerdì 30 gennaio.
Luca Caselli (An-Pdl), specificando la presa di posizione a titolo personale, ha affermato di «non condividere le premesse del documento». Al contrario, per il capogruppo di An-Pdl Cesare Falzoni «la casta governativa ha trovato nelle Province il richiamo vivo da buttare in pasto alla popolazione indignata per i costi della politica». Walter Telleri (Verdi) ha espresso parere favorevole «perché il documento esprime una sintesi unitaria di tutte le posizioni e soprattutto perché blocca l’istituzione di nuove Province». Secondo Enrichetta Annovi (Forza Italia-Pdl), invece, «i dipendenti della Provincia hanno professionalità che possono essere impiegate benissimo nei Comuni. Abolirle diminuirebbe la pressione fiscale sui cittadini». Per Giorgio Barbieri (Lega nord) le Province sono necessarie perché «se, grazie al federalismo, riusciremo a liberarci dal centralismo romano, non ha senso accettarne poi uno regionale. Non è corretto addossare alle Province la responsabilità della dispersione delle risorse, meglio sarebbe eliminare le Prefetture». Demos Malavasi (Pd), sottolineando «l’incongruenza del partito del Presidente del Consiglio che non partecipa al voto», ha sostenuto che «un organo di area vasta tra Comuni e Regioni è necessario, con un riordino delle funzioni che porti alla riduzione di costi e tasse».