referendum sull’acqua, il commento di vaccari “controllo pubblico più forte su un bene primario”

«L’esito del referendum è chiaro, gli italiani hanno ribadito il principio che  il controllo sull’acqua e sulla sua qualità deve rimanere pubblico». E’ questo il commento ai referendum sull’acqua di Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente e presidente di Ato di Modena, l’autorità, gestita dalla Provincia, con compiti di regolazione e vigilanza in particolare sul servizio idrico e la gestione dei rifiuti.

Per Vaccari «i cittadini hanno espresso lo volontà di uno stop all’esasperazione della privatizzazione di servizi essenziali come l’acqua che debbono certamente essere gestiti in modo efficiente ma lontano da logiche speculative e di profitto. La legge abrogata, infatti, costringeva gli enti locali a svendere il loro patrimonio custodito dalle aziende di servizi».

Nel sottolineare che «anche eliminare la remunerazione sul capitale è un segnale importante per il legislatore al fine di evitare logiche speculative sull’acqua», Vaccari ricorda che «resta però il tema di come garantire i necessari investimenti per ammodernare le reti migliorando la qualità del servizio e riducendo gli sprechi. Ora – sollecita Vaccari – occorre una nuova legge che, evitando il rischio di speculazioni su questo servizio essenziale, garantisca la capacità di investire per migliorare».

Per quanto riguarda la gestione del servizio idrico a Modena, Vaccari sottolinea che «in attesa di una nuova legge in materia, l’unico cambiamento immediato è il  mantenimento della completa proprietà pubblica di SorgeAqua e Geovest».

In base al piano investimenti presentato nel 2010 all’Assemblea dei sindaci di Ato sono stati realizzati quasi 26 milioni di euro di investimenti nel 2010 da parte di Hera, Aimag, SorgeAqua su reti acquedottistiche, fognature e depurazione.

Pubblicato: 14 Giugno 2011