Sono circa tremila, dei quasi settemila che hanno frequentato i corsi gratuiti promossi dalla scuole in collaborazione con la Provincia di Modena, i ragazzi che hanno potuto sostenere l’esame per il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, il cosiddetto “patentino” obbligatorio a partire dal 1 luglio per tutti i minorenni che non siano già in possesso della patente A1. Entro il 12 luglio, comunque, ha assicurato la Motorizzazione civile alla Provincia, saranno organizzati esami per circa altri 3500 ragazzi.
Per ora a Modena risulta promosso il 75 per cento dei ragazzi, tre su quattro, con una media più alta rispetto a quella nazionale che vede un bocciato ogni tre giovani che hanno sostenuto l’esame.
I corsi nelle scuole sono stati organizzati nell’ambito dell’attività del coordinamento Rete di sicurezza che ha promosso corsi teorici e di guida sicura per i formatori (sia docenti degli istituti superiori sia insegnanti delle scuole guida) sulla base di un protocollo sottoscritto da Comuni e Polizie municipali, dal Centro servizi amministrativi del ministero dell’Istruzione, dai dirigenti delle scuole superiori, dal Dipartimento trasporti terrestri di Modena, dall’Azienda sanitaria locale, dall’Automobile club (Aci) e dalle tre associazioni delle autoscuole (Unasca, Confedertaai, Cna-Unai), dalla Federazione motociclistica italiana e dall’Osservatorio regionale per l’educazione stradale e la sicurezza con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Il corso di venti ore seguito dagli studenti in preparazione al test per il patentino è consistito in lezioni sulle norme di comportamento, sulla segnaletica e sulle norme di circolazione, sull’educazione al rispetto della legge e sull’educazione alla convivenza civile.