pulizia degli uffici postali, odg del consiglio“tutelare i lavoratori per migliorare il servizio”

Occorre tutelare i lavori impiegati dal gruppo Mida nella pulizia degli uffici postali modenesi, migliorando così il servizio offerto agli utenti. E’ questo l’obiettivo di un ordine del giorno presentato da Luca Gozzoli e Fausto Cigni (Pd) approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale (hanno votato a favore Pd, Idv e Pdl, astenuta la Lega nord) dove si chiede alla Giunta provinciale di intervenire sulle Poste italiane e sulla Prefettura di Modena affinché siano tutelati i lavoratori e venga erogato un servizio pubblico indispensabile in uffici decorosi.

Riportando le denunce dei lavoratori, esposte in recenti incontri con il Prefetto Benedetto Basile e l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Francesco Ori, il documento ricorda che per gli oltre 50 addetti coinvolti nel modenese nella pulizia degli uffici postali «già oggi le condizioni di lavoro, orario e le necessità di frequenti spostamenti da un ufficio all’altro anche in montagna non sono compensate in modo adeguato dallo stipendio».

Una situazione che per il Consiglio «non consente di garantire la pulizia degli uffici postali in modo decoroso» e destinata a peggiorare visto che «Poste italiane chiedono una riorganizzazione del servizio che secondo il gruppo Mida (gestore del servizio in diverse province della regione) comporterebbe una riduzione dell’orario di lavorio del 20 per cento; il gruppo ha comunicato la volontà di recedere dal contratto rimanendo solo per il periodo necessario per effettuare la sostituzione. Il rischio – si legge nella presa di posizione del Consiglio – reale e drammatico è che i lavoratori che già oggi lavorano in condizioni limite potrebbero essere riassunti da una nuova ditta con un ulteriore peggioramento della loro situazione».

Durante il dibattito Gozzoli ha parlato di «condizioni di lavoro al limite», Cigni di «responsabilità anche di Poste italiane che non può scaricare sui lavoratori», Dante Mazzi (Pdl) ha chiesto un ulteriore approfondimento del problema da parte dell’assessore Ori, Stefano Corti (Lega nord) ha parlato di sistema organizzativo da rivedere soprattutto per le pulizie negli uffici postali di montagna, Bruno Rinaldi (Pdl) ha affermato che i dipendenti sono sfruttati perché ricattabili, mentre Livio degli Esposti (Lega nord) ha definito «l’assunzione in montagna di lavoratori una prassi normale per svolgere servizi come questo».

Pubblicato: 30 Maggio 2011