I modenesi producono ogni anno oltre 370 mila tonnellate di rifiuti urbani, circa 1,6 chilogrammi ciascuno. Un dato che nel 2001 risulta in leggero e al di sotto della media del nord Italia, tuttavia ancora troppo elevato per riuscire a continuare a garantire un corretto smaltimento.
La Provincia e Federconsumatori dedicano al tema della produzione dei rifiuti un convegno che si svolge lunedì 19 maggio nella sede di Promo a Modena (via Virgilio 55, dalle 9 alle 13).
Partecipano amministratori locali e tecnici e imprenditori, tra cui Ferruccio Giovanelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, Mauro Zanini, presidente di Federconsumatori Modena, Giancarlo Longhi del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), Ulisse Pedretti di Coop Italia, Duccio Bianchi dell’Istituto Ambiente Italia, Michele Boato e Paolo Stevanato dell’Ecoistituto del Veneto “Alexander Langer” e Gianfranco Sghedoni del Consorzio Concerto.
“In vista del nuovo piano rifiuti modenese – afferma Giovanelli – che sarà adottato entro quest’anno, intendiamo approfondire lo studio delle strategie per ridurre la produzione a monte. E’ possibile intervenire sulle tipologie degli imballaggi, soprattutto nella grande distribuzione e mettere in campo campagne di informazione ai cittadini per una spesa intelligente, in grado cioè di ridurre la produzione di rifiuti”.
Su questi temi durante il convengo saranno illustrate alcune esperienze italiane.
Secondo le previsioni della Provincia a Modena nel 2007, se non si inverte la tendenza, saranno prodotte 430 mila tonnellate di rifiuti urbani.
Per far fronte a questo incremento e per ridurre il ricorso alle discariche la Provincia punta ad arrivare in pochi anni al 55 per cento di rifiuti raccolti in modo differenziato (nel 2001 sono al 26,7 per cento) e a potenziare il termocombustore di Modena. Ma nel medio e lungo periodo si punta anche a ridurre la produzione di rifiuti.