I controlli su caccia, pesca e ambiente della Polizia provinciale d’ora in poi saranno effettuati utilizzando un palmare con collegamento satellitare gps in grado di indicare in tempo reale il tipo di territorio su cui si sta intervenendo, migliorando l’efficacia dei controlli.
L’introduzione di questo strumento – tuttora in fase sperimentale – è stato proposto dalla Provincia di Modena alla Regione Emilia Romagna che lo ha finanziato in previsione di estenderlo anche alle altre realtà regionali.
In occasione della presentazione del palmare sono stati illustrati i dati sull’attività di controllo della Polizia provinciale nel corso del 2005 (vedi comunicato n.692).
Consultando il palmare durante i sopralluoghi, gli agenti potranno capire esattamente se si trovano all’interno dei confini di un parco, oppure di un’area protetta, in quale Atc, se in un distretto per la gestione dei cinghiali, in un’azienda faunistica o in una zona di addestramento cani. Tutti i confini di queste aree, infatti, sono memorizzati in un software studiato appositamente per questo strumento.
«Le tradizionali tabelle – spiega Emanuela Turrini, comandante della Polziia provinciale – che indicano le diverse aree, possono aver subito danni e non sono presenti dappertutto. Ogni tipo di territorio ha una propria specifica regolamentazione, quindi sapere immediatamente in quale tipo di area si sta intervenendo permette di effettuare interventi efficaci e tempestivi, soprattutto sulla caccia».
In futuro il palmare potrà essere utilizzato per inviare in posta elettronica, foto e dati, stampare verbali, consultare leggi e regolamenti e diventerà un vero e proprio navigatore con la mappature completa del territorio provinciale.