Il Piano di tutela delle acque è stato approvato dal Consiglio con il voto favorevole della maggioranza, quello contrario di Forza Italia e Alleanza nazionale e l’astensione dei gruppi Udc e Lega Nord.
Aldo Imperiale (Prc), rilevando che «sono in campo due azioni importanti, il risanamento e un uso più razionale delle acque e una variante significativa del Ptcp» ha richiesto una «maggiore incisività sulla tutela delle falde» e ha proposto un emendamento al piano, sottoscritto anche dal gruppo dei Verdi, che prevedeva, in diverse zone, il contenimento dell’espansione urbanistica. L’emendamento è stato poi ritirato in seguito alla proposta di un emendamento di Giunta, approvato con la medesima votazione, che attribuisce al Ptcp l’individuazione delle aree destinabili a urbanizzazione tutelando sia il processo di ricarica della falda che i temi inerenti la sicurezza idraulica e l’impermeabilizzazione dei suoli.
Giorgio Barbieri (Lega nord) ha dichiarato di sottoscrivere il piano ma di non ritenerlo realizzabile a breve termine: «Non vorrei che il piano si limitasse a contemperare a un obbligo europeo e poi non venisse utilizzato». Per Cesare Falzoni (An) «Il piano acque è una semplice operazione d’immagine. E’ un progetto lacunoso, come provano gli emendamenti presentati».
Secondo Walter Telleri (Verdi) «il piano adottato potrà e dovrà essere approfondito nella fase di pubblicazione per essere ulteriormente migliorato. L’acqua è un bene indispensabile, sempre più a rischio, che dovrà avere la prevalenza rispetto agli insediamenti abitativi e industriali».
«Il progetto è buono – ha affermato Tomaso Tagliani (Udc) – a patto che ci sia la possibilità di sanzionare con il pugno di ferro chi non vi si attiene. Ma temo che in realtà nessuno si impegnerà per farlo rispettare». E anche Claudia Severi (Forza Italia), pur dichiarando di condividere la dichiarazione d’intenti si è detta perplessa sulla reale possibilità di applicazione.
Secondo Mauro Cavazzuti (Margherita-l’Ulivo) «per la prima volta si mette un po’ d’ordine nelle esigenze di protezione delle acque». Dello stesso parere anche Demos Malavasi (Ds-l’Ulivo) che ha sottolineato come «la Provincia non sia però all’anno zero in materia di tutela dell’acqua anche se c’era bisogno dell’ulteriore salto di qualità di questo piano».