Favorire l’acceso al credito per le piccole e medie imprese, supporto alle trasformazioni del settore agroalimentare, più innovazione grazie all’istituzione dei tecnopoli per superare la crisi rilanciando il sistema Modena. Sono solo alcuni degli obiettivi contro l’attuale fase economica previsti nel Piano generale di sviluppo, approvato dal Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 16 settembre con il voto favorevole della maggioranza (Pd, Idv); contrari Pdl, Lega nord e Udc (comunicato n. 979).
«Il documento – come ha spiegato Marcella Valentini, assessore provinciale al Bilancio – presenta le politiche da adottare per centrare gli obiettivi espressi con le linee programmatiche presentate al Consiglio dal presidente Sabattini».
Un capitolo del Piano è dedicato agli interventi sull’economia dove spiccano il sostegno alle imprese socialmente responsabili che investono sull’ambiente e l’innovazione, con un attenzione particolare alle piccole e medie dimensioni da consolidare attraverso «il Fondo provinciale dell’innovazione e altri strumenti di agevolazione del credito». E per affrontare l’emergenza occupazione la Provincia intende «collegare in modo più stretto, tramite i Centri per l’impiego, richieste del mercato del lavoro e esigenze formative».
Tra gli altri obiettivi individuati dal Piano spiccano il completamento del programma di investimenti sulla mobilità «dando priorità alle opere immediatamente cantierabili», gli incentivi per l’utilizzo del trasporto pubblico (la Provincia prevede anche di «prendere in carico le istanze dei comitati degli utenti del trasporto pubblico locale» nell’ottica di migliorare il servizio e la partecipazione), la realizzazione di un sistema informativo in tempo reale sulle condizioni del traffico, la promozione delle eccellenze modenesi, il miglioramento della qualità dell’aria e l’incremento della raccolta differenziata, il potenziamento delle infrastrutture telematiche soprattutto in Appennino, lo sviluppo dell’edilizia scolastica e il consolidamento della rete sanitaria puntando, tra l’altro, su un «più stretta integrazione tra il Policlinico di Modena e l’ospedale di Baggiovara».
Il Piano generale di sviluppo costituisce anche la base per la destinazione triennale delle risorse stabilita con la Relazione revisionale e programmatica; previsto anche un monitoraggio periodico per verificare lo stato di raggiungimento degli obiettivi.