«In merito all’abbattimento di settanta ettari di faggeto nell’area delle Piane di Mocogno, la Comunità montana del Frignano ha rispettato tutte le procedure». Lo ha affermato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, rispondendo in Consiglio provinciale a un’interpellanza sottoscritta da tutti i gruppi consiliari per chiedere chiarimenti su un intervento di disboscamento che sta interessando due aree, una di 11 ettari, poi ridotti a poco più di quattro, e una di circa 60 ettari appartenenti a un unico proprietario.
«È vero però che la programmazione forestale del Frignano è datata e ha bisogno di essere rivista ma va anche detto che il bosco in montagna ha anche una funzione economica – ha proseguito Caldana, sottolineando che il bosco è stato tagliato in modo da poter ricrescere – per cui credo che la Provincia, in relazione con la Comunità montana e con la Regione, debba mettere mano a una pianificazione che valorizzi la risorsa bosco sotto tutti i punti di vista, da quello ambientale a quello economico».
Secondo Giorgio Barbieri (Lega Nord) «non è comunque chiaro se l’operazione sia avvenuta secondo regole certe», mentre Walter Telleri (Verdi) ha commentato che «tutto è stato fatto secondo le norme, ma sono le norme che non vanno bene».