I fondi stabiliti dalla Regione per promuovere il turismo in Appennino sono insufficienti. Occorre uno sforzo maggiore per sostenere le iniziative degli operatori privati. La richiesta è contenuta in una lettera inviata da Mario Lugli, assessore provinciale al Turismo e presidente dell’Unione di prodotto Appennino e Verde, all’assessore regionale al Turismo Guido Pasi, nella quale si sottolineano i problemi degli operatori privati nella promozione del turismo nella montagna.
“La Regione – afferma Lugli – arriva a finanziare fino ad un massimo del 35 per cento della spesa per i progetti ma, in genere, la quota finanziata è solo del 20 per cento. Le difficoltà a reperire i fondi rimanenti costringono spesso gli operatori e le società di promozione della montagna a rinunciare al finanziamento”.
La legge regionale prevede un’addizionale del dieci per cento per le aree deboli, tra cui la montagna. “Però questa opportunità – aggiunge Lugli – non viene mai applicata, anche a causa dei vincoli comunitari; per questo sosteniamo la necessità di un aiuto pubblico straordinario da parte della Regione per la maturazione definitiva del prodotto appenninico”.
Per discutere del problema è già stato fissato un incontro in programma il 23 febbraio a Modena con l’assessore regionale e i rappresentanti delle Province dell’Unione.