Sono oltre un centinaio i soggetti, pubblici e privati che hanno sottoscritto martedì 5 giugno il Patto territoriale dell’Appennino modenese (sia generale sia quello del settore agricolo) avviando, di fatto, le procedure ufficiali per effettuare gli investimenti e accedere alle risorse.
Nel complesso il Patto prevede trenta progetti di infrastrutture pubbliche, 40 progetti di sviluppo per imprese private, 21 interventi in aziende agricole, 190 miliardi di investimenti complessivi (di cui 64 messi a disposizione dal Cipe a fondo perduto) realizzati in 14 comuni dell’Appennino con la creazione di circa 350 nuovi posti di lavoro.
)Con la partenza dell’iter delle procedure per investimenti e risorse – commenta soddisfatto il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi – le aziende che, insieme agli enti locali, hanno creduto nello strumento del Patto avranno un sostegno concreto alle loro attività, ossigeno per lo sviluppo del territorio montano).
Con il Patto generalista saranno attivati investimenti delle imprese private per 88 miliardi di cui 10 messi a disposizione dal Cipe: sul versante pubblico gli investimenti previsti ammontano a circa 54 miliardi (29 miliardi il contributo a fondo perduto dello Stato). A questi investimenti si aggiungeranno, solo per il comparto agro alimentare, risorse per quasi 48 miliardi di cui 25 miliardi sono i contributi erogati sempre dal Comitato interministeriale di programmazione economica.
Interventi di manutenzione straordinaria su quattro strade provinciali e su diverse strade comunali, opere di urbanizzazione, realizzazione di impianti sportivi e depuratori nonché di un centro per il telelavoro a Zocca: sono questi alcuni degli interventi pubblici. Alcuni investimenti riguardano anche il settore turistico, culturale e ambientale come il recupero dell’ex vivaio )La Rocca) (Montefiorino) e dell’adiacente parcheggio per creare un parco didattico e ricreativo, la ristrutturazione dell’ex scuola Dogana (Fiumalbo) per ricavarne un centro culturale per l’ecoturismo nonché la manutenzione dei tratti già recuperati dell’antica Via Bibulca nel territorio della Comunità montana del Frignano. Si realizzerà anche un intervento di ristrutturazione dell’aeroporto di Pavullo. Meta, invece, realizzerà il completamento della ristrutturazione della diga di Cavergiume, in comune di Lama Mocogno.