Eccolo il Parmigiano Reggiano di razza, quello prodotto con solo latte di vacca bianca modenese. Pronto per essere servito e mangiato. Mercoledì 4 aprile, a Zocca, con un’iniziativa che inizia già alle 8 per concludersi alle 12 con la degustazione dei prodotti, sarà tagliata la prima forma che compie i 24 mesi di stagionatura così come previsto dal disciplinare del Consorzio della bianca modenese.
«E’ un grande evento – sottolinea Graziano Poggioli, assessore all’Agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena – che segna un passaggio importante nelle politiche a sostegno delle produzioni di qualità legate al territorio e rappresenta la prima fase di attuazione del progetto di recupero, salvaguardia e valorizzazione della bovina bianca modenese».
La produzione di questa tipologia di formaggio è iniziata esattamente due anni fa, il 4 aprile 2005, nel Caseificio sociale di Rosola di Zocca. Da allora a oggi alcuni allevatori di bovini di “bianca modenese”, tra gli ultimi “custodi” di questa razza rarissima e a rischio estinzione, hanno cominciato a conferire il latte al caseificio di Rosola che lo ha lavorato a parte e ne ha ricavato una forma al giorno: oltre 700 in due anni, quindi. Contemporaneamente la maggioranza di “allevatori custodi” ha costituito il Consorzio valorizzazione prodotti dei bovini di razza bianca Valpadana modenese, mentre il 25 maggio 2006 il formaggio di Bianca Modenese è diventato presidio di Slow Food. Non a caso mercoledì sarà presente alla manifestazione anche Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Al battesimo del Parmigiano di Bianca interverranno anche i “cugini” reggiani che da tempo hanno avviato la produzione di parmigiano di solo latte di vacca rossa con il Consorzio di valorizzazione presieduto da Luciano Catellani.