Ospedale di Mirandola2 – Gli investimenti dopo il sisma Messa in sicurezza e servizi più moderni

Ripercorrendo le vicende dell’ospedale dopo il sisma, nel documento approvato dalla Conferenza territoriale sociale sanitaria  si ricorda l’impegno per la ricostruzione e l’ammodernamento delle strutture e la riorganizzazione del lavoro interno secondo gli indirizzi del Pal.

Dopo il sisma l’ospedale di Mirandola è stato oggetto di numerosi interventi di ristrutturazione, alcuni sono ancora in parte da completare, soprattutto quelli riguardante il Corpo 2, la parte storica dell’ospedale. L’assetto definitivo prevede circa 130 posti letto di degenza ai quali si affiancano già 10 culle per il nido, 13 letti di dialisi, sei letti di “osservazione breve intensiva” e saranno previsti 24 posti di lungoassistenza a gestione territoriale nell’ambito della casa della salute che verrà ospitata nei locali proprio Corpo 2.

Sono presenti degenze per acuti organizzate in Area medica (medicina interna, pneumologia, cardiologia), Area chirurgica (chirurgia, ortopedia, ginecologia) e Area materno infantile con ostetricia e pediatria e una lungodegenza post acuzie.

Sono inoltre attivi i servizi di anestesia, medicina riabilitativa, radiologia e neuroradiologia, Pronto soccorso, endoscopia digestiva, broncoscopia, Centro dialisi, Day hospital internistico e oncologico, laboratorio analisi e di citopatologia, un’Area diurna polispecialistica con “Admission e Discharge room”.

Sono stati potenziati i percorsi di integrazione con Carpi, con spostamento delle prestazioni di chirurgia specialistica di “Day surgery” a minor complessità (otorinolaringoiatria, urologia, oculistica).

Pubblicato: 17 Luglio 2015Ultima modifica: 29 Luglio 2015