Nel documento sull’ospedale di Mirandola, approvato della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, si riafferma anche l’impegno, all’interno della nuova programmazione, di proporre una qualificazione dei servizi erogati dalla struttura.
La qualificazione definitiva dell’ospedale – si legge nel documento – non potrà che essere dettata dalla peculiarità della popolazione, posizione geografica di confine e dall’inserimento in una rete sanitaria provinciale e regionale. Nello specifico, la Chirurgia generale, ma anche quella Oculistica, Otorinolaringoiatrica e Dermatologica dovranno rispondere, attraverso l’assetto organizzativo della week surgery, day surgery e chirurgia ambulatoriale, «alla maggior parte dei bisogni chirurgici della popolazione, rappresentati da interventi di bassa e media complessità, ma numericamente molto significativi e ad oggi gravati da tempi di attesa incongrui».
A Mirandola è già attivo da tempo, un servizio di Chirurgia odontoiatrica rivolto prevalentemente alle persone portatrici di disabilità congenite, dove i problemi odontoiatrici rappresentano un aspetto determinate. «Va da sé – prosegue il documento – che gli interventi di maggiore complessità, ma fortunatamente più rari, nell’ambito del sistema a rete, saranno eseguiti nelle sedi di elezione a iniziare dall’ospedale di Carpi anch’esso facente parte dell’Area nord della provincia, fino agli ospedali di Baggiovara e Policlinico».
In alternativa alla realizzazione di attività integrata «è possibile prefigurare per gli stabilimenti ospedalieri della rete, quali la stessa Mirandola, l’implementazione di vocazioni specialistiche ortopediche tra loro alternative. A titolo esemplificativo la possibilità che uno specifico stabilimento realizzi attività chirurgiche programmate monotematiche quali la chirurgia della spalla ovvero del ginocchio ovvero dell’anca o della colonna».
La precocità nell’affrontare in tempi brevissimi alcune situazioni cliniche, come la frattura del femore, «è già a tutt’oggi un importante indicatore nella valutazione della qualità e dell’efficienza di questi servizi. In Area medica, oltre alla grande problematica delle patologie croniche, è necessario dare risposta agli eventi di tipo cardiologico, pneumologico e neurologico, dopo che la fase acuta è stata opportunamente trattata nell’ambito della Emodinamica e della Stroke Unit di Baggiovara».
A questo proposito – si legge nel documento – assume notevole importanza l’aspetto riabilitativo rappresentato spesso da una prima fase in ospedale a Mirandola e successivamente da un proseguimento delle cure a domicilio, che può accompagnare il paziente anche per lunghi periodi, per cui è fondamentale che questa risposta si trovi vicino al luogo di vita del paziente.
«Si può inoltre prevedere – conclude il documento – che l’apertura a breve del nuovo punto nascita rappresenti un’attrazione per le future mamme, in modo da superare le criticità in quest’ambito che si sono evidenziate dal sisma in poi».