Entra nel vivo “Appennino in scena”, l’iniziativa promossa dalla Provincia di Modena, a cornice e sostegno della programmazione culturale estiva della località turistiche della montagna modenese. Da “Le regioni dei suoni”, rassegna di musiche tradizionali delle regioni italiane al Festival internazionale chitarristico “Arte a sei corde”, da “Le vie del suono” a “Scenari di teatro errante”; dalla “Settimana matildica di Frassinoro alla “Lotta per la spada dei Contrari”. Concerti, teatro di strada, spettacoli di danza e folkloristici, rassegne di arte varia, ricostruzioni storiche per ricordare e celebrare le proprie origini: il cartellone di Appennino in scena 2007 propone tra giugno e settembre un ricco calendario con oltre 100 appuntamenti di diversi generi e forme espressive per coinvolgere tutti i tipi di pubblico, i bambini, i giovani, gli adulti, le famiglie. Alle bellezze naturali e all’enogastronomia tipiche dell’Appennino Modenese si aggiungono quindi proposte culturali e di intrattenimento di qualità che accrescono l’appetibilità delle nostre zone per la scelta di un luogo ove trascorrere le vacanze estive.
«L’iniziativa coinvolge in modo pressoché uniforme tutto il territorio provinciale appenninico – spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura e al Turismo – assecondando le peculiarità culturali del territorio e si è rivelata importante per amplificare la capacità di attrazione turistica dell’Appennino. Calcoliamo infatti che lo scorso anno oltre 50 mila persone abbiano presenziato alle varie manifestazioni».
“Appennino in Scena” si avvale della collaborazione della Regione Emilia Romagna, della Comunità Montana Modena Est, di 12 comuni dell’Appennino modenese e della fascia pedemontana (Castelvetro, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Montefiorino, Montese, Pavullo, Pievepelago, Riolunato, Sestola, Vignola, Zocca) e di 15 tra Associazioni locali e altri organismi, oltre che dell’importante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
L’investimento totale di questa edizione è di 161 mila euro: 48 mila dalla Provincia; 70 mila dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena; 43 mila dalla Regione Emilia Romagna. Un finanziamento che mette in moto un investimento complessivo di oltre 600 mila euro.