Riduzione della produzione di rifiuti, sostegno al compostaggio domestico, ulteriore incremento della raccolta differenziata e del recupero, utilizzo residuale delle discariche senza prevederne di nuove. Sono le queste le linee guida del nuovo Piano provinciale per la gestione del rifiuti (Ppgr), contenute nel documento di indirizzo approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale con il voto favorevole della maggioranza (Pd, Idv), l’astensione dell’Udc e il voto contrario del centro destra (Pdl, Lega nord).
Come ha spiegato Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, «con questo documento parte la procedura di aggiornamento del Piano rifiuti, approvato nel 2005, diventata necessaria alla luce dell’entrata in vigore alla fine del 2010 della direttiva europea. Stabiliremo i nuovi obiettivi per garantire una maggiore efficienza del nostro sistema di smaltimento riducendo ulteriormente l’impatto sull’ambiente. Per questo – ha sottolineato Vaccari – non prevediamo nessuna nuova discarica, ma solo l’eventuale ipotesi di ampliamento e adeguamento in caso di necessità, puntando sul miglioramento dell’attuale sistema di gestione integrato fondato sugli impianti esistenti, la raccolta differenziata stradale, il porta a porta, le 61 isole ecologiche e il termovalorizzatore».
Nel documento si stabilisce anche che il percorso di elaborazione del nuovo Piano dovrà avvenire, attraverso forme di pubblicizzazione e condivisione necessarie a garantire la partecipazione di tutti i soggetti, cittadini e comitati compresi.
Nel corso del dibattito in Consiglio, Stefano Corti (Lega nord) ha chiesto «una maggiore attenzione per la situazione in Appennino, in particolare per la Val Dragone e l’isola ecologica di Montefiorino». Dante Mazzi (Pdl) dopo aver dato atto che «i buoni propositi ci sono, tra cui il coinvolgimento dei cittadini e la comunicazione» ha affermato che «si chiede troppo agli utenti e troppo poco alle aziende, in particolare a Hera che aumenta gli utili ma a carico dei cittadini, i quali hanno maturato ormai una percezione negativa nei confronti dell’azienda». Fabio Vicenzi (Udc) confermando che «il problema Hera esiste» ha chiesto alla «parte pubblica dell’azienda deve farsi sentire di più». Luca Gozzoli (Pd) dopo aver chiesto polemicamente «quali sono le proposte del centrodestra?» ha sottolineato «l’avvio di un processo che vuole partire dal basso attraverso il coinvolgimento degli enti locali».
Il Piano individuerà tutti gli obiettivi per lo smaltimento dei rifiuti, dalla produzione alla raccolta differenziata fino alla pianificazione degli impianti, tenendo conto delle novità introdotte dalla legislazione e del recepimento della direttiva comunitaria. Tutte le elaborazioni necessarie all’aggiornamento del piano saranno effettuate dai tecnici dell’Osservatorio provinciale rifiuti dell’assessorato Ambiente della Provincia di Modena e da un gruppo tecnico di progetto e saranno monitorate e coordinate della Cabina di regia, già prevista nel Piano del 2005, composta dai rappresentanti degli enti locali e dei tre gestori.
Il percorso del nuovo Piano prevede un iter analogo a quello previsto per la pianificazione territoriale e si prevede possa concludersi entro il 2011.