Nel 2007 raddoppierà la propria produzione di energia elettrica passando dagli attuali 3 milioni e 500 mila kilowatt annui a 7 milioni. E’ l’impianto di biogas di Spilamberto, l’unico in funzione nel territorio provinciale che utilizza fonti agricole di tipo zootecnico. Entrato in produzione nel 1994, utilizza il liquame suino e bovino che viene conferito dalla Cooperativa Bio agricola fertile di cui fanno parte 11 soci-allevatori di Spilamberto e Formigine.
I reflui animali confluiscono all’impianto attraverso una rete fognaria di quaranta chilometri. A quelli della cooperativa si aggiungono anche conferimenti di altri allevatori singoli e scarti di lavorazione dai macelli. Dai rifiuti animali viene ricavato un impasto che viene filtrato e bruciato in un motorino da nave producendo elettricità in accordo con Enel . Il fango che risulta dalla lavorazione viene impiegato come fertilizzante naturale dei terreni.
L’impianto di Spilamberto è stato voluto dalla Provincia e dai Comuni interessati da una intensa concentrazione di allevatori suinicoli. Attualmente la proprietà è di Hera. Mentre la gestione è di Bio Agricola Fertile che per il prossimo anno prevede, appunto, di portare la produzione di energia elettrica a 7 milioni di kilowatt, il doppio di quella attuale, incrementando ovviamente la raccolta dei liquami di provenienza agroalimentare.
Se questo è l’unico impianto realizzato e in funzione, sono però allo studio altre ipotesi nel campo delle nuove energie provenienti da fonti rinnovabili e rispettose dell’ambiente come l’agricoltura e la silvicoltura. A Pavullo e a Fanano sono allo studio caldaie a cippato proveniente dal legno prodotto dal bosco. A Nonantola e dintorni è avviata la produzione della canapa con la prospettiva di realizzazione di pannelli fonoassorbenti in bioedilizia e per le autovetture; la parte rimanente dovrebbe essere utilizzata come biocombustibile. Ancora a Modena, Formigine e Concordia si stanno facendo studi per ottenere energia elettrica da fonti agricole. Mentre dalla Regione Emilia Romagna si attende la pubblicazione del bando per impianti da biomasse per valutare l’entità dei finanziamenti disponibili.