«E’ l’opera principale di questo mandato e arriva dopo oltre venti anni di attesa, ma oggi rappresenta un’occasione di sviluppo per il territorio e la conferma della nostra capacità di mantenere gli impegni». Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini sabato 14 febbraio in occasione dell’inaugurazione del tratto Ergastolo – Bazzano della Pedemontana sul nuovo ponte sul Panaro ricordando che «il cantiere è stato “ereditato” dall’Anas e ci siamo fatti carico dei lavori, anche rischiando. Abbiamo avuto ragione dimostrando affidabilità nel rapporto con il territorio».
La prima auto ad attraversare il ponte dopo il taglio del nastro è stata una Ferrari 308 del 1985 seguita da altre 13 “rosse” di diverse epoche guidate dai proprietari appartenenti alla Scuderia Ferrari di Maranello e Vignola. All’inaugurazione hanno partecipato oltre 500 persone.
Nei discorsi inaugurali è stata ricordata la figura di Paola Manzini, recentemente scomparsa, che da parlamentare si era prodigata per favorire, appunto, il passaggio del cantiere dell’opera dall’Anas alla Provincia per snellire le procedure seguendone poi i passaggi decisivi della realizzazione, come ha sottolineato l’assessore regionale alla Mobilità Alfredo Peri il quale ha annunciato la firma entro pochi giorni della convenzione che darà il via alla costruzione del tratto di Pedemontana da Bazzano fino all’innesto con l’infrastruttura già realizzata nel bolognese. «L’obiettivo – ha spiegato Peri – è un asse Parma-Bologna per migliorare la viabilità e ridurre gli incidenti. E insieme alla strada realizzeremo anche la ferrovia. Sono opere che rispondono ai bisogni del territorio, anche di chi oggi legittimamente protesta». Il riferimento di Peri è stato alla protesta inscenata da alcune decine di persone dei comitati bazzanesi contro il tracciato della Pedemontana nel bolognese e dei comitati modenesi contrari al Piano provinciale delle attività estrattive.
«Questo tratto stradale – ha sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – rappresenta anche la variante di Savignano sul Panaro e Vignola; permette quindi di liberare dal traffico, soprattutto pesante, i centri dei due paesi, migliorando la qualità della vita dei cittadini. In primavera apriremo anche il secondo tratto da Ergastolo a Sant’Eusebio, mentre sono in corso i lavori del prolungamento della Pedemontana sul versante ovest da Pozza a Solignano». E’ intervenuto anche Roberto Adani, sindaco di Vignola, a nome dei sindaci e degli amministratori del territorio, molti dei quali presenti e tra questi anche i consiglieri regionali Giancarlo Muzzarelli e Matteo Richetti.
Realizzato dalla Provincia di Modena con un investimento di 33 milioni di euro, il nuovo tratto della Pedemontana collega la località Ergastolo, al confine tra Vignola e Spilamberto, a Bazzano nel bolognese per complessivi 12 chilometri, compreso il nuovo ponte sul Panaro a Vignola lungo 440 metri con 11 campate. Realizzati anche sei cavalcavia, due sottopassi, svincoli con le strade comunali e con la strada provinciale 623 Vignolese. La carreggiata è larga 10 metri e mezzo con due corsie stradali.