“Non si metta in discussione la didattica in presenza”. Soluzioni per il trasporto, ma tuteliamo gli studenti

«Non possiamo pensare di risolvere il problema del trasporto pubblico scolastico riducendo la capienza dei mezzi o, ancor peggio, reintroducendo la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori e Seta deve garantire i controlli per il rispetto delle norme sul distanziamento».

Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, che aveva sollevato il tema del sovraffollamento dei mezzi pubblici lo scorso luglio, al Tavolo regionale operativo per l’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico, alla presenza della ministra dell’istruzione Lucia Azzolina.

«In questi mesi – prosegue Tomei – abbiamo affrontato insieme al gestore del trasporto pubblico, tutte le criticità legate alla ripresa dell’anno scolastico, riuscendo ad ottenere dalla Regione un importante contributo che ci ha consentito di implementare la flotta di mezzi per far fronte alle norme sul distanziamento dovute all’emergenza, adeguando poi gli orari delle lezioni in accordo coi dirigenti scolastici. Una nuova stretta del Governo sulla capienza dei mezzi, metterebbe in crisi l’intero sistema, che oggi serve 11 poli scolastici in tutto il territorio provinciale, con oltre 34mila studenti. Non possiamo permetterci di lasciare a piedi migliaia di ragazzi».

La Provincia, durante i mesi estivi, ha coordinato un tavolo di lavoro insieme all’Agenzia per la mobilità e l’ufficio scolastico provinciale, per adeguare i 30 istituti scolastici superiori alle norme anticontagio e per garantire, ove possibile, la didattica in presenza.

«E’ una magra consolazione, essere stato il primo a sollevare il problema del trasporto per gli studenti e di averlo portato direttamente alla ministra Azzolina. In questi mesi, grazie al prezioso supporto del presidente Bonaccini siamo riusciti a trovare soluzioni efficaci, avviando regolarmente l’anno scolastico e consentendo ai ragazzi di utilizzare i mezzi pubblici».

Tuttavia, sottolinea Tomei, «a fronte dell’aggravarsi della situazione sanitaria, non è pensabile che si decida di lasciare a casa gli studenti, perché il valore della didattica in presenza va ben oltre quello dell’apprendimento e a noi istituzioni spetta il compito di garantirlo. Auspico che il Governo assegni altre risorse, con le quali si possa programmare un piano di intervento sui mezzi di trasporto efficace e di lungo periodo, anche in ragione dell’incremento del numero di studenti degli ultimi anni. Sarà poi compito di Seta – ribadisce Tomei – garantire che sui mezzi vengano rispettate le norme, esattamente come sono chiamati a fare gli esercenti dei locali pubblici, i negozianti, tutti quelli che svolgono attività a contatto col pubblico».

In Provincia di Modena gli studenti sono 34.636 suddivisi in 1.490 classi con un aumento di 614 iscritti rispetto all’anno scolastico passato; cinque anni fa gli studenti erano 32.207, mentre dieci anni fa erano 28.840 e le classi 1.264.

Pubblicato: 14 Ottobre 2020Ultima modifica: 15 Ottobre 2020