Quando la neve al suolo supera i quattro centimetri, i mezzi spartineve e spargisale devono uscire e raggiungere il tratto di strada assegnato entro 30 minuti. Per garantire un più efficace presidio della viabilità, nel piano neve della Provincia, il territorio è suddiviso in nove macroaree, a loro volta articolate in 72 lotti, 28 tratti e sette percorsi misti (dove è prevista la spalata e il sale anche in contemporanea) assegnati a 76 ditte private proprietarie dei mezzi.
Come spiega Luca Rossi, dirigente del servizio provinciale Manutenzione opere pubbliche «tecnici provinciali e operatori privati verificano in tempo reale le esigenze sia di spalatura che di sale. Un’attenzione particolare – continua Rossi – viene garantita per le aree a rischio che, per caratteristiche del tracciato, come ponti o cavalcavia, o a causa dell’esposizione alle intemperie, come diversi tratti perennemente all’ombra in montagna, necessitano interventi specifici anche quando le precipitazioni sono terminate da giorni».
Ma questi interventi non eliminano i rischi completamente: come ricordano i tecnici della viabilità provinciale, infatti, con temperature particolarmente rigide l’effetto del sale si attenua fino a diventare nullo. In caso di neve e ghiaccio, quindi, oltre all’obbligo di catene e o gomme da neve, occorre guidare con prudenza.