Cresce il numero dei musei di qualità modenesi. Ai dieci già “certificati” lo scorso anno dall’Istituto dei Beni culturali (Ibc) dell’Emilia Romagna, si sono aggiunti infatti il Museo della figurina di Modena, quello dell’Aceto balsamico tradizionale di Spilamberto e quello della Ceramica di Fiorano.
Il riconoscimento, che ha valore per tre anni, premia l’alta qualità dei servizi museali offerti al pubblico basata sulla presenza di una serie di requisiti, gli “standard di qualità”, previsti dall’Ibc che vanno dalla sicurezza e accessibilità degli ambienti alla gestione e cura delle collezioni, dagli orari di apertura alle attività proposte.
Come sottolinea Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura, si tratta di «un altro passo in avanti per la rete del Sistema museale modenese, che si arricchisce di tre nuovi musei riconosciuti, proseguendo nel percorso, già iniziato lo scorso anno, verso il raggiungimento degli standard di qualità per tutti i musei modenesi, dai grandi ai piccoli».
L’elenco completo dei musei di qualità modenesi comprende così la Galleria civica, il Museo civico archeologico, il Civico d’arte e il museo della Figurina a Modena; i Musei di Palazzo dei Pio e il Museo monumento al deportato a Carpi; il Museo della bilancia di Campogalliano; quello della Civiltà contadina di Bastiglia; il Civico archeologico di Castelfranco; il Museo e centro di documentazione del Castello di Formigine; il Museo di Nonantola; quello dell’Aceto balsamico tradizionale di Spilamberto; il Museo della ceramica di Fiorano.