modena ospita tre “ambasciatori della pace” 2da marocco, serbia e sudafrica i testimoni dell’impegno

I tre “ambasciatori della pace” ospiti di Modena sono Andile Mgxitama (Sud Africa), esponente del Social Watch e direttore del National Comitee, Abderrazzak Elhannouchi (Marocco), segretario generale dell’associazione Jeunesse Marocaine, Miroslav Samardzic (Serbia), dirigente di un’associazione umanitaria impegnata sulla promozione e tutela dei diritti umani a Novi Sad, città serba gemellata con la città di Modena.


Il sudafricano Andile Mgxitama rappresenta il National Land Comitee, una organizzazione non governativa che raduna circa 80 associazioni che lottano per la restituzione delle terre alla popolazione indigena espropriate dal colonialismo e dal regime di segregazione razziale. Mgxitama, inoltre, fa parte di Social Watch, il network internazionale di organizzazioni civili che lotta per sradicare la povertà e le sue cause. E’ tra i curatori del sesto rapporto Social Watch sulla situazione sociale dei diversi paesi che viene presentato ufficialmente in questi giorni. Sulla base degli indicatori individuati dai ricercatori è proprio l’Afghanistan il paese “peggiore” del mondo: i mali principali sono malnutrizione, analfabetismo, alta mortalità, mancanza di accesso ai servizi sanitari.


Il marocchino Abderrazzak Elhannouchi è segretario generale dell’Associazione “Chantiers Jeunesse Marocaine” e membro dell’ufficio esecutivo dell’Espace Associatif, una organizzazione di volontariato che rappresenta circa 40 associazioni giovanili marocchine che si occupano di promuovere lo viluppo sociale e i diritti umani, in particolare quelli delle donne. E’ impegnato nella riforma della legislazione sulle associazioni sociali in un momento di transizione del Marocco verso una democrazia matura.


Il serbo Miroslav Samardzic, che non ha partecipato alla conferenza stampa per un ritardo nei trasferimenti aerei, lavora in un’associazione impegnata in progetti per la tutela dei diritti umani a Novi Sad, per il riconoscimento della condizione di rifugiati alle popolazioni della Vojvodina, per la solidarietà e lo sviluppo delle relazioni tra rifugiati e popolazione locale. Contemporaneamente elabora progetto per l’autosviluppo delle comunità locali della Vojvodina.

Pubblicato: 09 Ottobre 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005