Le Opere pie modenesi sono 41, sei delle quali inattive. Dal 1972 a oggi 104 hanno cessato l’attività o incorporandosi con altre Ipab o trasferendo il patrimonio ai Comuni. Tra quelle ancora attive, sono 13 a gestire strutture socio-assistenziali per anziani, disabili o minori con 753 utenti complessivi, 648 dei quali sono anziani.
Sono i dati sintetici della fotografia delle Opere pie modenesi che verrà illustrata nel corso del seminario “Le Ipab nel sistema integrato di interventi e servizi alle persone e in particolare agli anziani” promosso dalla Provincia di Modena e dal coordinamento Arer-Ipab per mercoledì 21 novembre (ore 9, sala dei 150 alla Camera di commercio, via Ganaceto 134 a Modena).
L’iniziativa, aperta dall’intervento de presidente della Provincia Graziano Pattuzzi, sarà l’occasione per affrontare il tema dell’efficienza nella gestione dei servizi assistenziali e per un’analisi comparativa delle attività gestionali delle Ipab modenesi.
Sono previsti gli interventi, tra gli altri, del coordinatore Arer-Ipab Natale Bertoni, dell’assessore provinciale Giorgio Razzoli e del responsabile Servizio socio-sanitari della Regione Graziano Giorgi. Alla tavola rotonda, coordinata da Alessandro Battistella dell’Istituto ricerca sociale di Milano, partecipano gli assessori comunicali di Modena,Alberto Caldana, e di Carpi, Nicola Marino, il sindaco di Vignola Roberto Adani, il presidente regionale del coordinamento Opere Pie Ermete Fiaccadori, il rappresentante dei sindacati pensionati Agostino Rota e la presidente dell’istituto Charitas di Modena Luciana Carretti.