maratona della pace betlemme-gerusalemme 2 ain arik, il sogno di vita “normale” che si realizza

Ain Arik è un villaggio isolato. “La sua distanza dalla capitale spirituale del Medio Oriente, Gerusalemme, sarebbe irrisoria in termini assoluti – spiega il giornalista Stefano Ferrari – ma è resa infinita dal passaggio obbligatorio attraverso il check-point di Qalandia, uno tra i piu’ severi nel reticolo militare dell’esercito israeliano”, perché “lungo quella strada si arriva a Ramallah, quartier generale del governo palestinese. E’ ad appena dieci minuti d’auto da lì che sorge Ain Arik, paese scelto 5 anni fa dalla solidarietà modenese per realizzare un progetto di cooperazione dcecentrata, un protocollo ufficiale firmato dal Centro sportivo italiano di Modena, dall’ong Overseas, Caritas diocesana, comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata e Comune di Modena insieme ad altri enti locali modenesi.


Il progetto prevede la costruzione di un centro sportivo polifunzionale per promuovere attività sportive e ricreative per i giovani del villaggio. Il terreno è stato messo a disposizione dal Patriarcato Latino di Gerusalemme, e nel 2004 è stata posata la prima pietra. La Maratona della pace è stata l’occasione per inaugurare formalmente l’attività del centro, costituito da un campo polivalente da calcio, pallavolo, pallacanestro, da tribune, spogliatoi, anfiteatro, servizi e Internet point con otto postazioni. Una struttura che rappresenta un’opportunità di vita “normale” per i 300 ragazzi di Ain Arik. Nell’aprile scorso è stato consegnato al centro civico del paese e alla Caritas di Gerusalemme e alla comunità della parrocchia Piccola Famiglia dell’Annunziata che gestisce le attività.

Pubblicato: 28 Settembre 2005Ultima modifica: 27 Maggio 2020