Marano sul Panaro sarà per tre giorni la capitale del luppolo; da venerdì 13 a domenica 15 luglio ritorna infatti la “Festa del luppolo autoctono – Marano Wild-Hopfest” che vede quest’anno la partecipazione di sei birrifici tra i migliori in Italia più una ospite dall’estero: Ritual Lab Brewing di Formello (Roma), Microbirrificio “Birra Elvo” di Graglia (Biella), Birrificio Dada di Correggio, Birrificio Argo di Lemignano (Parma), Birrificio Orso Verde di Busto Arsizio (Varese), Hilltop Brewery di Bassano Romano (Viterbo) e ospite speciale quest’anno Whiplash Brewing Company dall’Irlanda.
I food corner previsti sono quelli dell’Osteria della Cavazzona, cucina tipica emiliana di Castelfranco Emilia, I Toscanacci dell’Abetone con cucina tipica toscana, e 19 28 da Noceto (Parma) con cucina a base di luppolo.
La manifestazione non è solo l’occasione per presentare le novità sullo studio e la ricerca sul luppolo, ma negli anni si è affermata come happening festoso ed evento di riferimento per tutto il settore birrario e a livello nazionale.
Previsti degustazione di birre ottenute con luppoli italiani, una visita al luppoleto e al campo collezione, workshop e laboratori, la possibilità di degustare i prodotti dei migliori birrifici, fino alla cotta pubblica dimostrativa in programma sabato a cura dell’associazione Birra Divin Piacere.
Alla festa di apertura partecipa la banda musicale di Tettnang (Germania) alle ore 21 di venerdì con la “Principessa del Luppolo” di Tettnang, eletta in un concorso locale di bellezza.
Il programma per la prima volta continua anche nella giornata di domenica, quando è previsto il convegno “Make Pop the Italian Hop”, che presenta i recenti risultati della ricerca sul luppolo, in collaborazione con l’Università di Parma. Questo evento nasce come naturale evoluzione del progetto di ricerca sui luppoli indigeni locali avviato dal Comune in collaborazione con il dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università di Parma e supportato da Italian Hops company di Cognento, prima azienda italiana per la produzione di luppolo in scala commerciale.
La tradizione del luppolo di Marano è provata da note storiche che nel 1876 vogliono il luppolo dei Montecuccoli, coltivato proprio nell’area comunale, fu premiato per la sua qualità all’Esposizione internazionale di Haguenau, in Alsazia. Su quegli stessi terreni oggi prende vita il campo sperimentale di coltivazione di varietà italiane al centro dell’iniziativa.