I livelli dell’ondata di piena del Secchia stanno lentamente diminuendo. La Protezione civile provinciale ha disattivato dalle 10 di giovedì 2 aprile la fase di preallarme a Modena e Campogalliano; alle 13 l’allarme rientra anche a Bastiglia, Bomporto, Carpi e Soliera, mentre in serata la situazione dovrebbe tornare alla normalità anche a Cavezzo, Novi, S.Possidonio e Concordia.
Viene mantenuto, tuttavia, per tutta la notte tra giovedì e venerdì 3 aprile, il monitoraggio degli argini che sono stati sollecitati per tutta la settimana di ripetute ingenti ondate di piena. La vigilanza sarà effettuata da tecnici di Aipo con la collaborazione dei volontari di protezione civile.
E la sicurezza dei fiumi modenesi è stata al centro di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Roma tra Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, e il presidente della Commissione ambiente della Camera dei deputati Angelo Alessandri.
Nel corso dell’incontro, Caldana ha illustrato la necessità di mettere in sicurezza il nodo idraulico di Modena, adeguando le casse di espansione del Panaro e del Secchia e realizzando la nuova cassa del Naviglio. Si è parlato, inoltre, del raddoppio dei portoni vinciani e la messa in sicurezza di Bomporto senza trascurare la situazione del reticolo idrografico minore. Tutti interventi che necessitano risorse ingenti che potrebbero arrivare da imminenti stanziamenti nazionali a favore del bacino del Po. Alessandri ha assicurato il proprio impegno a seguire con attenzione l’evolversi della situazione.