La Provincia di Modena nasce nel 1859 ma il primo Consiglio, che allora non era eletto ma nominato e si riuniva una sola volta all’anno, è datato 21 marzo 1860. Il primo presidente eletto risale al 1888 poi le elezioni sono sospese durante il fascismo, quando i presidenti si trasformano in presidi e sono di nomina statale. Infine, dopo la nascita della Repubblica, con il primo consiglio eletto del 1951, le Province assumono la forma che mantengono tuttora.
Tre erano le competenze specifiche che spettavano al nuovo ente: le strade e la tutela dei dementi e degli illegittimi. A queste si aggiunse molto presto la scuola e fu in particolare su istruzione, viabilità e agricoltura che gli amministratori modenesi concentrarono la loro attività. Il primo istituto tecnico privato nasce nel 1866, sette anni dopo diviene il primo istituto tecnico provinciale che, nel 1883, sarà intitolato a Jacopo Barozzi. Nel 1898 la Provincia promuove la prima cattedra ambulante di agricoltura con l’obiettivo di sviluppare un settore all’epoca molto arretrato. L’impegno sulla scuola diventa preponderante a partire dagli anni ’50 del 900 quando sono ricostruiti il “Corni” e il Barozzi e viene fondato, nel 1958, l’istituto provinciale “Fermi” per creare tecnici per rispondere alle esigenze del tessuto produttivo locale. Negli anni ’60 il 13 per cento della spesa provinciale è destinato all’istruzione pubblica e i risultati si vedono: gli studenti quadruplicano con picchi proprio nei tecnici.
Analogo l’impegno su viabilità e trasporti: Modena è una delle prime Province italiane a intuire l’utilità dell’automobile nei trasporti pubblici e già intorno al 1910 esiste una rete di servizi con autocorriere abbastanza completa, mentre in montagna si sovvenzionano i privati che effettuano il servizio con la propria auto. È d’epoca fascista il primo servizio gran turismo che d’estate collega Modena alle stazioni turistiche di Sestola e dell’Abetone. Tra gli anni ’60 e ’70 si provvede ad alleggerire il traffico sulla via Emilia collegando nel frattempo la montagna alla pianura con la fondovalle Panaro, la fondovalle Secchia e la nuova Estense realizzata nel 1983. La Provincia partecipa anche alla realizzazione dell’autostrada del Brennero, percorribile per intero dal 1972, di cui ancora oggi detiene una quota azionaria. All’inizio degli anni ’80, tra le prime in Italia, la Provincia si dota di un assessorato all’Ambiente con l’obiettivo di bonificare i terreni inquinati e valorizzare le risorse ambientali.