lettera del vescovo, sabattini: politica e società recuperino insieme il senso del bene comune

Recuperare la «frattura che si è creata tra chi ha responsabilità politico-istituzionali e l’opinione pubblica», prendendo esempio dalla classe dirigente – «animata dal senso di profonda responsabilità e dalla ricerca del bene comune» – che 60 anni fa diede vita alla Costituzione repubblicana. Lo afferma il presidente della Provincia Emilio Sabattini in un intervento – che sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista diocesana “Nostro Tempo” – a commento della Lettera dell’arcivescovo ai modenesi in occasione di San Geminiano.

Nel richiamare «il clima di incertezza, il crescente senso di solitudine dell’individuo, i nuovi egoismi che alimentano le paure, realtà con le quali tutti, oggi, ci confrontiamo quotidianamente», Sabattini ricorda che «chi ha responsabilità politiche, di governo e di opposizione, ha un ruolo primario perché è chiamato ad assumere delle scelte», che devono essere guidate da «responsabilità, coerenza e tutela dell’interesse generale». Ma «non è compito facile, perché fare delle scelte significa anche sfidare l’impopolarità. E qui sta la difficoltà del politico che spesso, oggi, si trova solo di fronte a una sorta di rifiuto collettivo della responsabilità».

Nel riconoscere il profondo disagio e «il senso di vergogna di fronte alle degenerazioni di una parte della classe politica», Sabattini richiama la necessità di «investire sulla formazione politica, sociale e umana, che negli ultimi anni è stata considerata una componente residuale nella concezione culturale di vita». Dall’esperienza e dai comportamenti di chi 60 anni fa ha scritto le regole della nostra democrazia  – conclude Sabattini – deve arrivare dunque «un richiamo che tocca prima di tutto i politici, ma che deve trovare anche nella società quella partecipazione e quell’impegno necessari per dare alla nostra città e al Paese la speranza».

 

 

 

 

Pubblicato: 30 Gennaio 2008Ultima modifica: 27 Maggio 2020