Le strade provinciali \2 – Una storia lunga 150 anni con l’unità d’Italia la Provincia crea una nuova rete

Il rapporto tra la Provincia e la viabilità inizia nel 1860 con l’Unità d’Italia quando, anche a Modena, viene avviato il passaggio alla Provincia di diverse strade, gestite fino ad allora dai Comuni. Con la riorganizzazione del Genio civile furono creati i primi uffici tecnici e viene introdotta per la prima la classificazione di strada provinciale.

Come spiegano gli autori del volume sulla storia della viabilità provinciale «l’obiettivo della ricerca è stato anche quello di raccontare il ruolo dei tanti protagonisti, dai politici ai tecnici, che hanno reso possibile la realizzazione di opere che spesso hanno mutato il destino sociale ed economico di intere comunità».

Negli decenni successivi all’Unità d’Italia, oltre al passaggio alla Provincia di diversi tratti comunali, si realizzano interventi di adeguamento che costituiscono ancora oggi la principale rete di collegamento tra i comuni, tra questi i collegamenti montani che attraversano l’Appennino tra Montefiorino e il bolognese e diversi ponti come quelli di Navicello, Motta e di Samone.

Un altro momento decisivo nel ruolo della Provincia sulla viabilità è stato il secondo dopoguerra con la ricostruzione e la realizzazione di una rete provinciale per collegare tutti i  Comuni.

Negli anni ’60 diverse strade, fino ad allora di competenza della Provincia, passarono allo Stato: tra queste la strada Romana, la provinciale 468 di Correggio e la provinciale 324 del passo delle Radici.

Nel 2001 queste strade, come tutte le strade statali ad eccezione dell’Abetone-Brennero e della Via Emilia, ritornarono di competenza della Provincia che attualmente gestisce una rete di oltre mille chilometri.

Nel volume si ripercorrono la storia sia delle grandi arterie come la via Emilia o la Nuova Estense inaugurata nel 1982  che delle strade di breve percorrenza con la sp 41 Vandelli da Torre Maina a Puianello, ma di notevole interesse storico (parte del tracciato segue l’antico percorso settecentesco) senza trascurare le strade in costruzione tra cui spicca il prolungamento della Pedemontana da Maranello a Bazzano, con la variante al centro di Vignola, che sarà inaugurata nelle prossime settimane.

Pubblicato: 06 Novembre 2008Ultima modifica: 13 Aprile 2020