Reintrodurre nelle acque modenesi alcune specie ittiche ormai scomparse come lo spinarello e il panzarolo migliora la qualità dell’ambiente. E’ uno dei temi del seminario promosso dalla Provincia di Modena, sulle reti ecologiche nel modenese in programma venerdì 17 ottobre (dalle 9 alle 13,30) nell’aula magna dell’istituto Barozzi di Modena.
Amministratori e studiosi interverranno sul problema di come favorire la sopravvivenza di animali selvatici e piante a Modena, attraverso una rete di corridoi ecologici da realizzare soprattutto in pianura. Un obiettivo che ha già ottenuto il finanziamento dal progetto europeo Life-Econet, al quale aderiscono enti locali e università italiani, inglesi e olandesi tra cui le Province di Modena e Bologna.
Tra i relatori Ferruccio Giovanelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, Marco Monaci del centro italiano di riqualificazione fluviale e Luigi Sala dell’Università di Modena che parlerà di specie ittiche scomparse nel modenese.
L’appuntamento rientra nel programma di “Naturalmente”, la rassegna della Provincia di Modena dedicata all’ambiente e alla natura, in programma fino al 19 ottobre nell’istituto “Barozzi”.
I nodi principali della rete ecologica modenese saranno le aree protette tra cui le Valli di Mortizzuolo a Mirandola, l’oasi della Partecipanza agraria a Nonantola, l’oasi di Manzolino, i canali delle bonifiche e le casse di espansione del Secchia. Gli spostamenti degli animali, inoltre, saranno garantiti tramite vere e proprie autostrade ecologiche, i “corridoi primari” rappresentati dai fiumi Secchia e Panaro.
Il seminario è l’occasione anche per fare il punto della situazione delle iniziative di forestazione pubblica e privata e del “Progetto siepi”, con le quali, dal 1995 al 2002, sono state messe a dimora in pianura e collina oltre 800 mila piante e quasi 60 chilometri di fasce boscate e siepi alberate. Queste diventeranno l’habitat naturale di diverse specie animali e vegetali ora minacciate dall’attività agricola e dagli insediamenti civili e industriali.