le creazioni di 600 bambini dedicate alla pace e alla vitada sabato 1 marzo in mostra nella chiesa di s. paolo

Oltre 600 bambini modenesi esprimono un messaggio di pace e di speranza per una mondo migliore. Lo fanno con creatività e allegria decorando oltre 500 scatole da scarpe che da sabato 1 marzo (inaugurazione alle ore 11) sono esposte nella chiesa di S. Paolo a Modena (via Selmi).


L’iniziativa scaturisce dal progetto “Kaki tree”, un’idea dell’artista giapponese Tatsuo Miyajima, presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1999. Prendendo spunto dal ritrovamento di una pianta di cachi sopravvissuta al bombardamento atomico di Nagasaky, il progetto, oggi portato avanti dall’omonima fondazione giapponese, vuole lanciare un messaggio di speranza e di pace per una nuova vita attraverso la creatività artistica.


“Con la creatività e la fantasia – sottolinea Graziano Pattuzzi, presidente della Provincia di Modena – i bambini lanciano anche agli adulti un messaggio positivo e di speranza in un mondo migliore. Per questo abbiamo voluto valorizzare questa esperienza che ha coinvolto anche genitori e insegnanti”.


Dopo una prima edizione nel 2001 limitata alle scolaresche elementari di Carpi, nel 2002 il progetto diventa provinciale con il coinvolgimento degli alunni di 30 classi di Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo e Sassuolo.


Affiancati da quattro artisti modenesi, Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni, Cesare Leonardi, e Adolfo Lugli, i bambini hanno utilizzato oggetti di uso quotidiano, colori e decori; le scatole di scarpe, nelle mani dei bambini, si trasformano da oggetti insignificanti in originali teatrini della fantasia, piccole stanze dove spesso ricorre l’immagine dell’albero dei cachi con i suoi contenuti simbolici: la pace, la solidarietà e la speranza in un mondo migliore.


La Provincia di Modena ha deciso di mostrare al pubblico modenese il risultato di questo lavoro con una esposizione che rimarrà aperta fino al 26 marzo. Orari: feriali 16-19, festivi 10-13/16-19. Lunedì chiuso.


La mostra è accompagnata da un catalogo a colori con tutte le creazioni, presentate con il commento critico di Marco Dallari, professore di Pedagogia generale all’Università di Trento.

Pubblicato: 28 Febbraio 2003Ultima modifica: 25 Agosto 2005