la strage nazista di lidice nella repubblica ceca il ricordo in provincia con delegazione di cittadini

Il 10 giugno 1942 i nazisti entrarono a Lidice, piccolo borgo a circa 20 chilometri ad est di Praga, uccisero per rappresaglia tutti i 173 abitanti maschi del paese, deportando donne e bambini nei campi di concentramento. Poi bruciarono il villaggio facendo esplodere tutte le costruzioni, cimitero e chiesa compresi.

Quella tragica vicenda è stata ricordata, mercoledì 4 ottobre, durante un incontro nella sede della Provincia di Modena, al quale hanno partecipato Luca Gozzoli, presidente del Consiglio provinciale di Modena, Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura, consiglieri provinciali e i rappresentanti dell’associazione tedesca “Passato presente”, composta dallo studioso Klaus Voigt e da alcuni cittadini di Lidice.


Voigt, ospite quest’anno nel modenese in occasione della celebrazione della Giornata della memoria e studioso delle vicende di Villa Emma a Nonantola, condurrà nei prossimi giorni la delegazione a visitare alcuni tra i più significativi luoghi della memoria della provicia di Modena: oltre Villa Emma, il campo di Fossoli, la sinagoga di Modena e i musei dedicati a questi temi.


Dopo la guerra il governo cecoslovacco ha ricostruito il villaggio facendo rientrare i sopravvissuti. A Lidice, diventato in seguito un luogo simbolo del ricordo degli orrori della guerra, sorgono ora un museo della memoria e il Parco della pace e della fratellanza. L’associazione tedesca, insieme ad altri gruppi sparsi in tutto il mondo, collabora alla gestione del Parco in un’ottica di riconciliazione tra i popoli.

Pubblicato: 04 Ottobre 2006Ultima modifica: 27 Maggio 2020