la spada del guerriero torna al monte santa giulia 2scheda: un’offerta votiva, nell’area le miniere di rame

La spada dell’Alpe di Santa Giulia risale alla tarda età del bronzo, il XIII secolo avanti Cristo, e probabilmente era un’offerta votiva. Come spiega Andrea Cardarelli, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Modena: “Ci sono in Italia e in Europa varie testimonianze di come, nell’età del bronzo, oggetti di particolare prestigio sociale, come era la spada, venissero dedicati alla divinità, soprattutto sulle sommità montane particolarmente dominanti o in laghi e corsi d’acqua”. Nel nostro territorio, per esempio, una spada è stata trovata alla fine dell’Ottocento durante lo scavo dell’osservatorio sul monte Cimone. “Il fatto che siano numerose le spade trovate in Europa – prosegue Cardarelli – potrebbe aver dato luogo nel medioevo a leggende come quelle legate al ciclo di Re Artù, dalla spada nella roccia fino a Excalibur”.


Il rinvenimento della spada sull’Alpe di Santa Giulia si può spiegare con l’importanza assunta nell’età del bronzo media e recente dalla Valle del Dragone, e più in generale da questa area dell’Appennino, soprattutto per la presenza di miniere di rame, fondamentale per ottenere oggetti in bronzo. Nello stesso periodo, infatti, nella vicina pianura si erano andate sviluppando le terramare, molto ricche di oggetti in bronzo, ma prive del rame e dello stagno necessari per realizzarli. L’interesse per quest’area e per le risorse minerarie era dunque probabilmente economico.


“Per capire l’importanza del rinvenimento – conclude Cardarelli – dobbiamo pensare al fatto che le spade erano considerate una sorta di “status symbol” del ceto guerriero che era dominante sul resto della popolazione”.


La spada del guerriero è stata trovata nel 1949, in occasione della ricostruzione della pieve romanica che si trova in cima all’Alpe, da Fernando Malavolti, farmacista modenese con una grande passione per l’archeologia. La spada era a circa un metro di profondità, assieme a resti di frammenti ceramici in seguito andati dispersi.

Pubblicato: 29 Settembre 2005Ultima modifica: 20 Febbraio 2006