la provincia modifica gli statuti di ato, amo e atcm2 dibattito: enti inutili; no, servono per liberalizzare

Le modifiche agli statuti di Amo, Atcm e Ato sono stati approvati dal Consiglio provinciale con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell’opposizione insieme a tre ordini del giorno, approvati all’unanimità, proposti da Dante Mazzi con l’obiettivo di permettere un maggior controllo della Provincia sull’operato delle tre agenzie e di «chiedere un dialogo vero, perché non dobbiamo elemosinare ciò che, in qualità di soci, è un nostro diritto».

Anche per Cesare Falzoni (An) «è necessaria maggiore trasparenza» e Walter Telleri (Verdi) ha manifestato «adesione totale e convinta alle proposte di Mazzi, anche se la soluzione migliore sarebbe sciogliere Ato». Dello stesso parere Giorgio Barbieri (Lega nord) che ha dichiarato di «non riconoscere nemmeno Amo» e per questo motivo non ha partecipato al voto sull’ordine del giorno. Riguardo alla riduzione dei consigli di amministrazione ha poi dichiarato che «la Provincia ha fatto solo ciò che era obbligata a fare». Anche secondo Luca Caselli (An) «Ato e Amo sono enti inutili e costosi mentre Atcm è un ente utile che dovrebbe esserlo ancora di più se fosse gestito meglio».

Andrea Sirotti (Ds-l’Ulivo) ha invece sostenuto che «se non avessimo separato la programmazione della mobilità dalla gestione non avremmo potuto andare verso quella liberalizzazione che è la strada maestra». Per Mauro Cavazzuti (Margherita-l’Ulivo) il processo di liberalizzazione «è faticoso soprattutto nei trasporti e credo che ci vorrebbe l’impegno di tutti per togliere i vincoli che favoriscono lobby e rendite di posizione. Le modifiche approvate oggi sono un primo passo in questa direzione».

Dopo aver annunciato che «la Finanziaria prevede che le funzioni di Ato passino alle Province», Demos Malavasi (Ds-l’Ulivo) ha sottolineato l’utilità di Amo «come stazione appaltante del trasporto pubblico locale».

Tomaso Tagliani ha contestato «il sistema di gestione monocolore di Ato» e Enrichetta Annovi (Forza Italia) ha rilevato che «sono sotto gli occhi di tutti i risultati che si ottengono quando per motivi politici si mettono alla guida di società come Atcm persone non competenti».

Pubblicato: 02 Novembre 2007Ultima modifica: 27 Maggio 2020