la provincia aderisce a modena esposizioni 2dibattito: “delibera legittima?” “fiera, il rilancio”

Il dibattito in Consiglio provinciale è stato caratterizzato dall’accusa di illegittimità dell’atto avanzata da Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) e da Luca Caselli (An-Pdl). Per Mazzi, infatti, la presentazione della delibera «è stata accelerata per eludere le disposizioni della Finanziaria 2008 che obbligherebbero la Provincia a uscire da Promo entro i prossimi 18 mesi: non potendo più passare da Promo, quindi, si entra in Modena fiere per un’altra porta». Il  segretario generale Giovanni Sapienza ha spiegato che, nella delibera, la norma della Finanziaria è ripresa a sostegno del fatto che la società ha interessi generali, mentre il vice presidente Maurizio Maletti ha ricordato che la legittimità «è confermata dagli uffici giuridici di tutti i soci e dal fatto che non esiste un sistema fieristico che non abbia una partecipazione forte di soggetti pubblici. L’articolo delle Finanziaria prevede esplicitamente che una delle modalità di partecipazione dell’ente pubblico a società sia l’interesse territoriale che qui è evidente».

Mazzi ha replicato che, anche ammettendo che l’interpretazione sia giusta, «se l’obiettivo è valorizzare il territorio allora perché non fare direttamente una fusione-incorporazione con Bologna Fiere e accorciare la catena? La verità è che in questo patto non c’è nulla che ci tuteli, che tuteli il territorio e i soldi dei cittadini». Caselli, non convinto delle spiegazioni, ha annunciato la non partecipazione al voto: «La possibilità di un futuro intervento della Corte dei conti è seria e io non vorrei ritrovarmi a risarcire come persona fisica la decisione di questa Giunta». Tomaso Tagliani (Popolari-Pdl), pur concordando con le motivazioni di Caselli, ha votato contro.

Enrichetta Annovi (Forza Italia-Pdl) ha sottolineato che «in Modena Fiere ci sono tanti bei nomi, ma visto che Bologna ha la maggioranza, se un domani vorrà portarceli via potrà farlo senza problemi». L’amministratore delegato Paolo Fantuzzi ha replicato che «il piano industriale prevede fiere non gestite da espositori esterni che sostanzialmente “affittano” gli spazi, ma fiere con marchio proprio per evitare questi spostamenti».

Secondo Demos Malavasi (Pd) la domanda politica da farsi è se la proposta della Giunta serve a dare slancio alla fiera: «Io credo che la risposta sia sì. Non sono state proposte altre strade e tra chiudere e tentare il rilancio, io sono per il rilancio. Bologna per noi non un è problema, ma l’opportunità di portare a un livello più alto gli elementi della nostra vocazione territoriale». 

Pubblicato: 02 Maggio 2008